Come Facebook ha deciso di trattare la satira

Dopo le indicazioni fornite dall'Oversight board in merito al caso del meme sul genocidio armeno, Menlo Park ha annunciato novità nella valutazione e nella distinzione tra contenuti ironici e incitamento all'odio

20/06/2021 di Enzo Boldi

Il mese scorso avevamo parlato della decisione presa dall’Oversight Board di Facebook in merito al ricorso presentato da un utente che aveva condiviso un meme satirico sul genocidio armeno. Il consiglio “dei saggi” aveva chiesto al social network di intervenire (dopo aver cassato la censura di quel post) e affrontare il tema dei contenuti ironici condivisi sulla piattaforma, creando una distinzione tra satira su Facebook e incitamento all’odio che, in molti casi, non può essere evidenziata attraverso un algoritmo. Ed ecco, a meno di un mese di distanza, le promesse fatte dal social di Menlo Park.

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Rispondendo ai pinti fondamentali indicati dall’Osservatorio, il social di Menlo Park ha preso diversi impegni con la community. A partire da alcuni accorgimenti tecnici che entreranno in vigore da qui alla fine dell’anno: «Aggiungeremo informazioni agli standard comunitari che chiariscano dove consideriamo la satira come parte della nostra valutazione delle decisioni specifiche del contesto – si legge nella nota pubblicata nella pagina “trasparenza” del blog -. Questa modifica consentirà ai team di prendere in considerazione la satira durante la valutazione di potenziali violazioni dell’incitamento all’odio».

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Insomma, non dovrebbero più avvenire casi come quello del meme sul genocidio armeno che, a mo’ di satira, non incitava all’odio ma rappresentava una realtà confermata dalle pagine di storia (recente e quotidiana). Inoltre Facebook assicura altre iniziative in fase di valutazioni di fattibilità: «Ci impegniamo a fornire ai team la capacità di valutare i contenuti per la satira attraverso un nuovo framework di satira. Stiamo anche valutando come applicare questa revisione su larga scala. Aggiungeremo informazioni agli standard comunitari che chiariscano dove consideriamo la satira come parte della nostra valutazione delle decisioni specifiche del contesto. Questo lavoro includerà l’implementazione di una nuova struttura della satira, che i nostri team utilizzeranno per valutare potenziali eccezioni alla satira. I team regionali saranno in grado di fornire valutazioni della satira, nonché di inoltrare contenuti a team specializzati per un’ulteriore revisione quando necessario».

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