La mappa della depressione nel mondo
08/11/2013 di Redazione
Il Medio Oriente e il Nord Africa sono le zone del mondo in cui vi sono i tassi di depressione di più alti, secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università del Queenslannd. Lo studio è stato pubblicato questa settimana sulla rivista PLoS Medicine ed ha utilizzato i dati riguardanti la malattia per determinarne la portata a livello globale. Questa malattia è la seconda disabilità più diffusa al mondo, visto che affligge circa il 4% della popolazione. La notizia è stata riportata dal Washington Post.
LE ZONE PIÙ COLPITE – Ovviamente i ricercatori non sono andati ad intervistare tutte le persone depresse nel mondo, ma hanno usato dati pre esistenti per disegnare la mappa, che per questo motivo non riporta le esatte quantità di persone malate di depressione clicnica, ma solo le persone a cui la depressione clinica è stata diagnosticata. Il che vuol dire che i paesi in cui il welfare è buono e vi è un più facile accesso alle strutture sanitarie è più facile che venga diagnosticata una depressione clinica riseptto a quei paesi in cui i servizi sanitari sono quasi inesistenti o comunque funziona. In Asia Orientale ad esempio le malattie mentali sono tabù e questa cosa sicuramente può influire sui tassi di diagnosi. Gli studiosi avvertono comunque che non esistono indagini affidabili riguardante la depressione, il che costringe i ricercatori a fare le proprie stime basandosi su modelli di regressione statistica. Eppure, i risultati dei ricercatori hanno riscontri reali nel mondo, che spesso sono sorprendenti. Oltre il 5% della popolazione soffre di depressione in Medio Oriente, Nord Africa, Africa sub- Sahariana, Europa Orientale e Caraibi. La percentuale della malattia è più bassa in Asia Orientale, Asutralia, Nuova Zelanda e sud est asiatico. Il paese più depresso è l’Afghanistan, dove più di una persona su 5 soffre di questo disturbo, mentre il meno depresso è il Giappone, con un tasso di meno del 2,5 %.
IL DALY – I ricercatori hanno anche quantificato il peso della depressione utilizzando un’unità di misura chiamata DALY (disability-adjusted life years), ovvero quagli anni di vita che una persona perde a causa della depressione. Com’era prevedibile, il peso della depressione è più alto dove i tassi di depressione clinica sono più alti. I tassi DALY più alti si trovano in Afghanistan e nei paesi del Nord Africa e del Medio Oriente, così come in Eritrea, Ruanda, Botswana, Gabon, Croazia, Paesi Bassi e Honduras., mentre è più bassa nelle economie più floride dell’Asia, come in Giappone. Questi dati si possono spiegare con il fatto che in Zone come l’Afghanistan i conglitti armati portano ad un aumento esponenziale di depressione, mentre in Africa sub sahariana vi sono altre emergenze sanitarie, come l’AIDS, che hanno messo una malattia come la depressione certamente in secondo piano. Uno studio del 2010 inooltre rivelava che dove ci sono redditi bassi e dove ci è tanta diseguaglianza tra ricchi e poveri il tassi di depressione è elevato e che nel mondo colpisce principalmente le persone tra i 16 e i 65 anni.