Italia digitale secondo il ministro della Transizione: Colao oggi e Colao ieri
Alcune idee di Colao dirigente d'azienda e di Colao ministro sono cambiate a partire dal quel "non ho nessuna intenzione di fare politica"
14/02/2021 di Ilaria Roncone
Vittorio Colao, il nuovo ministro dell’Innovazione tecnologica e alla Transizione digitale del governo Draghi che ha avuto un ruolo di rilievo anche nel Conte II, ha già fornito un piano, lo scorso giugno, che delinea le sue idee in termine di innovazione digitale per il nostro paese. Si tratta di 102 schede di lavoro che descrivono una sintesi delle proposte presenti nel piano “Iniziative per il rilancio 2020-2022”. Tra le tematiche più care e in linea con il governo Conte II troviamo la lotta al contante, gli aiuti al 5G, la fibra per tutti e gli algoritmi nella Pubblica amministrazione.
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L’Italia digitale di Colao
Nell’Italia digitale di Colao ci si batterà contro l’eccessivo utilizzo del contante con misure specifiche e contro l’economia sommersa – e cashback e lotteria degli scontrini rimarranno, con tutta probabilità -. Capitolo importante quello della fibra che, con la pandemia, diventa ancora più importante estendere a tutti quanti in maniera egualitaria come se si trattasse dell’acqua o dell’energia elettrica; le opzioni perché la fibra arrivi anche nelle cosiddette zone grigie prevedono di sfruttare, qualora i costi dei cavi fisici fossero troppo alti, satelliti, wi-fi super veloce (Fwa) e rete mobile in 5G. Alle famiglie con Isee basso si prevede di fornire un bonus web che permetta l’accesso ai servizi di web veloce – fibra con cavo che arriva fino all’armadietto grigio in strada – o web super-veloce – fibra con cavo che arriva fino in casa -. In merito alla tecnologia 5G l’ex amministratore delegato di Vodafone mira a rendere meno costoso e meno burocraticizzato la transizione per le aziende della telefonia lavorando sull’inquinamento elettromagnetico e sui tetti italiani, che ora sono pari a 20 Volt al metro e a 6 Volt al metro nelle zone ad alta presenza umana mentre in Belgio siamo su 31 volt, in Francia o Germania su 61 volt e in Grecia su 47 volt.
Le idee di Colao ieri
Vittorio Colao ha avuto una carriera lunga e di successo come dirigente di azienda, ha guidato la task force per la ricostruzione del paese in Fase 2 nel governo Conte del 2020 fino ad occupare la poltrona di ministro. Colao più volte, in passato, è stato interpellato in merito alle sue idee in termini di innovazione digitale, privacy, intenzioni politiche e, come spesso accade quando si tratta di figure di rilievo e potere, non tutto ciò che ha detto è coerente con ciò che oggi è diventato. A partire dalla questione del “non fare mai politica”.
Lei è qui per prendere il posto di Conte?
“Non ho nessuna intenzione di fare politica”
(Da un’intervista al neoministro Colao del Corriere della Sera, 29 aprile 2020 https://t.co/i3fhyX5kVI) pic.twitter.com/RjTGyr8U0E
— Fabio Chiusi (@fabiochiusi) February 13, 2021
Per capire l’approccio di Colao alle politiche tecnologiche, questo intervento sul FT del 2011 mi pare ancora rilevante.https://t.co/8BOAHu0YQ6
La Stampa lo sintetizzò con questo titolo: https://t.co/Cg4winDgaE pic.twitter.com/qzLkQJn5pH
— Fabio Chiusi (@fabiochiusi) February 13, 2021
(Immagine copertina: IPP/Mario Romano)