Ma gli hater che attaccano Cristina Marino, attrice e moglie di Luca Argentero, per il commento su sua figlia?

Un'intervista del Corriere Della Sera, poi la creazione di un post con un estratto delle dichiarazioni. Infine, la shitstorm degli haters contro Cristina Marino, protagonista di questa vicenda social

27/01/2022 di Giorgia Giangrande

Cristina Marino è l’attrice e moglie di Luca Argentero che – nelle ultime 24 ore – è stata al centro di numerose critiche e altrettanti commenti carichi di odio per via delle parole espresse in occasione dell’ultima intervista rilasciata al Corriere della Sera.

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I commenti all’intervista di Cristina Marino

Quanto dichiarato da Cristina Marino è stato oggetto di polemica per diversi aspetti: le è stato criticato l’aver definito il marito Luca Argentero mammo per il suo trascorrere molto tempo a casa con la figlia quando lei è assente, appellativo giudicato dai più come anacronistico o addirittura come offensivo nei confronti di quel saperci essere per i propri figli che ogni genitori dovrebbe avere, a prescindere che sia un papà o una mamma. Poi, le è stato criticato l’aver definito maleducate e invadenti le fan del marito che, in preda all’euforia del momento, molto volte non si curano della sua presenza e si abbandonano a frasi come Oddio ti amo, Oddio che bello, «non sono frasi giustificabili solo perché è famoso – ha detto alla giornalista Federica Bandirali – ci sono tanti modi per manifestare il proprio essere fan, ben venga quello educato». E infine, in quell’estratto che si è trasformato in un post per la pagina Facebook del Corriere, è stata colpita da un’ondata di odio per la frase rivolta alla figlia.

Come altre coppie del mondo dello spettacolo, Luca Argentero e Cristina Marino hanno deciso di preservare l’immagine della loro bambina Nina Speranza finché non sarà lei a scegliere e chiedere di essere mostrata sui social. Ciò che però ha fatto sbucare gli haters fuori dall’angolo della loro frustrazione è stata la frase «Nina è la bambina più bella che abbia mai visto, e mi spiace non farla vedere al mondo social. Ma la gente non sa dosare le parole e non ho voglia che diventi argomento da bar». Come volevasi dimostrare, come se Cristina Marino avesse prova tangibile di ciò che accade quando ci si espone, ecco che i commenti spaziano da accuse riguardanti la sua ricerca di visibilità ad altre riguardanti la sua modestia. Tralasciando la frase in sé – perché si sa ogni scarrafone è bell’ ‘a mamma soja – chi tutela l’immagine e la sensibilità di queste persone quando le loro dichiarazioni diventano contenuto di pagine e profili terzi? In questo caso, per esempio, non dovrebbe essere cura del Corriere moderare i commenti sotto al post in questione?

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