L’Espresso pubblica altre intercettazioni Lotti-Palamara sul dossier contro il pm Ielo

Venerdì pomeriggio il suo passo indietro, ma solo da tesserato del Pd e non da deputato alla Camera. Oggi le nuove intercettazioni Lotti – Palamara gettano nuove ombre sulla delicatissima questione dell’influenza politica all’interno della Magistratura. A pubblicarle è il settimanale L’Espresso attraverso un articolo di Emiliano Fittipaldi che ricostruisce parte delle trascrizioni di quelle registrazioni vocali catturate attraverso un trojan installato sul telefono di Luca Palamara.

In questo caso si parla di un dossier da spingere contro il procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo, il magistrato che ha rinviato a giudizio il parlamentare ed ex ministro del Partito Democratico per il caso Consip. Luca Lotti sostiene che tutta l’inchiesta sia un complotto orchestrato contro di lui e, per questo motivo, vorrebbe rendere pubblico queste carte che mostrerebbero un piano contro di lui, mettendo in evidenza alcuni rapporti poco trasparenti di alcuni membri delle procure, partendo da Ielo e arrivando a Pignatone.

Le intercettazioni Lotti – Palamara pubblicata de L’Espresso

E i toni usati nelle comunicazioni tra Lotti e Palamara sono tutt’altro che pacifici.

Lotti: «La vera storia è che…che Ielo ha detto a Pignatone…tu lasciami stare su questa roba, io te mando avanti Consip».
Palamara: «Bravo».
Lotti: «Questo è vero Luca…E che cazzo, ti pare poco? E poi il fratello di Ielo c’ha na consulenza all’Eni…».
Palamara: «Tu sai…stamme a sentì…ma tu la bastonata…tu giustamente dici, a te t’hanno ammazzato sulla vicenda Consip… A me sai benissimo quello che ho sofferto con questa cosa… (l’inchiesta per corruzione che Ielo ha mandato a Perugia ndr)… Nel mio m’hanno ammazzato… non so come ho fatto a rimanè in piedi… quindi la fortuna che cosa ha voluto? Ha voluto che uscisse fuori Stefano (Fava, che farà l’esposto contro Ielo sui presunti conflitti d’interesse del fratello Domenico ndr)».
Lotti: «Si si, con la sua pazzia…».
Palamara: «Però lui è un matto che ti dice… io ho capito… che cioè tu hai fatto… puoi aver fatto na… ma questi stanno a’ fa peggio… allora a sto punto io li ammazzo… perché siccome non mi frega un cazzo di nessuno, vado fino in fondo…».

Il mezzo passo indietro dal Pd

Questa è una parte delle intercettazioni Lotti – Palamara pubblicate nel numero de L’Espresso in edicola sabato 15 giugno. Il quadro che si va a delineare è molto più complesso di quel che si poteva pensare all’inizio, con una trama che parla di favori, contro-favori e ripicche personali. Il deputato del Pd ha fatto un parziale passo indietro autosospendendosi dal partito. Una mossa che, però, ha riportato i dem a dividersi al suo interno. Di nuovo. La pax Zingarettiana è già finita.

(foto di copertina: ANSA/ANGELO CARCONI + ANSA/GIUSEPPE LAMI)

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