La mossa di Microsoft: la scelta di Intel per i chip AI
Questa decisione potrebbe, nel giro di poco tempo, riportare in auge l'azienda di Santa Clara
28/02/2024 di Enzo Boldi
Sono due fette di mercato differenti: da una parte quella dei chip, dall’altra quella delle GPU. Ma tutto fa parte di un grande macro-contenitore che risponde al nome di “sviluppo dell’AI”. E proprio in questa seconda chiave deve essere letto l’accordo, annunciato da poco, fatto a Intel e Microsoft per una collaborazione sulla produzione di quei microprocessori necessari per le grandi operazioni di calcolo del machine learning e dell’intelligenza artificiale generativa. Una mossa che potrebbe stravolgere un equilibrio che, negli ultimi mesi, ha portato NVIDIA a una crescita veloce ed esponenziale della propria capitalizzazione sul mercato.
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Un accordo destinato a cambiare i paradigmi attuali, riportando in auge il ruolo centrale di Intel. Non è un caso, infatti, che anche NVIDIA (la diretta concorrente nel campo delle GPU), sembra esser pronta ad aprire le porte a una collaborazione per la produzione “made in USA) dei microprocessori destinati allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Un progetto nato nel 2021, con l’avvento del nuovo CEO di Intel – Pat Gelsinger – e che ha trovato linfa vitale (anche per quel che riguarda la possibilità di accesso a fondi pubblici) con l’approvazione del Chips Act avvenuta nel 2022.
Intel-Microsoft, l’accordo per la produzione di chip AI
Si parla di accordo Intel-Microsoft, ma in realtà occorre avere una visione più ampia della situazione e dei risvolti futuri e futuribili. Perché all’interno dell’Intel Foundry – questo il nome del progetto per la produzione di chip open-source per l’industria dei semiconduttori – potrebbero esserci molti altri attori. Tra di loro anche OpenAI, visto che Sam Altman è stato chiamato sul palco dell’evento di lancio avvenuto la scorsa settimana a Santa Clara. E, subito dopo, quello stesso palco ha ospitato anche il Presidente e Amministratore Delegato di Microsoft, Satya Nadella.
Proprio quest’ultimo ha annunciato che Microsoft affiderà a Intel Foundry la produzione dei microprocessori destinati allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. E, come noto, Microsoft va a braccetto con OpenAI che – almeno fino a questo momento – ha utilizzato (perlopiù), GPU prodotte da NVIDIA. Ma c’è esigenza di rendere nuovamente centrale il ruolo della Silicon Valley. NVIDIA, infatti, realizza i suoi prodotti sfruttando un accordo commerciale con TSMC, Taiwan Semiconductor Manufacturing Company, il più grande produttore di semiconduttori al mondo. Ma il cambio di passo, anche in questa direzione, sembra essere imminente e quelli che a oggi sono rivali nel mercato delle GPU, domani potrebbero diventare alleati. Riportando Santa Clara al centro della Silicon Valley.