I fattori storici che hanno cambiato il duello tra NVIDIA e Intel
Dieci anni fa, non c'era paragone: da una parte una realtà strutturata e utilizzata su molti pc, dall'altra una ristretta solamente al mondo del gaming
28/02/2024 di Enzo Boldi
Non c’era partita. Da una parte una grande corazzata che, paragonandola al mondo del calcio, sembrava non poter perdere nessuna partita; dall’altra una realtà che aveva sviluppato un prodotto “di nicchia” destinato – per le sue qualità – a un pubblico minoritario. Dieci anni dopo, questo paradigma non solo è cambiato, ma è stato completamente stravolto da alcuni fattori storici che hanno portato non solo a un aumento delle vendite di GPU (Graphics processing unit, unità di elaborazione grafica), ma anche un’inversione di tendenza per quel che riguarda la capitalizzazione di mercato. Cerchiamo di capire come tutto ciò sia cambiato, in circa un decennio, nella contesa commerciale NVIDIA vs Intel.
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Partiamo dal 2014, con il mercato che stava iniziando a mostrare i primi segnali di una concorrenza agguerrita. Da una parte c’era Intel, con le sue GPU installate sulla maggior parte dei pc (desktop o portatili). Un marchio che per la sua storia – che pone le sue fondamenta alla fine degli anni Sessanta – ha da sempre rappresentato un valore aggiunto per gli utenti e per le aziende. Dall’altra parte, invece, NVIDIA – nata molti anni dopo – aveva una ristretta e costante fetta di mercato, costituita perlopiù dal settore “gaming”.
NVIDIA vs Intel, l’evoluzione storica del valore di mercato
Distanze siderali che, però, si sono accorciate con il passare del tempo. Prima la “nascita” dei Bitcoin e delle altre criptovalute, poi l’arrivo della pandemia. Infine, l’intelligenza artificiale. Questo grafico dinamico ci aiuta a capire l’evoluzione nella capitalizzazione delle due aziende nel corso degli ultimi dieci anni, dal gennaio 2014 al febbraio 2024.
Il valore delle due aziende è figlio del successo commerciale. Come si vede dal grafico, all’inizio non c’era partita nella lotta NVIDIA vs Intel, con la seconda che viaggiava a una velocità di gran lunga maggiore rispetto alla prima. Ovviamente, possiamo notare come entrambe siano cresciute con il passare degli anni, ma con un ritmo completamente differente. Il primo grande scalino verso l’alto – per entrambe – è arrivato nel 2017, in concomitanza con l’arrivo delle criptovalute.
Il motivo è semplice. Le operazioni di “mining” delle criptovalute prevedono l’utilizzo di molte periferiche collegate (quindi pc). Computer che devono avere delle unità di elaborazione grafica con determinati requisiti, in modo tale da aumentare la potenza di calcolo per l’estrazione di Bitcoin ed Ethereum (per citare le due più famose apparse sul mercato proprio in quell’anno). Dunque, le GPU di NVIDIA – nate sostanzialmente per il “gaming” – erano l’ideale per procedere con queste operazioni.
I fattori più recenti
Ma la grande crisi delle criptovalute ha poi penalizzato, per un po’ di tempo NVIDIA, fino ad arrivare al 2020. La pandemia, infatti, ha rappresentato la linfa vitale per il settore del gaming online. Gaming che fa rima – metaforicamente – con NVIDIA. Le restrizioni e il telelavoro hanno fatto il resto, con il sorpasso nel valore della capitalizzazione sul mercato arrivato proprio mentre l’essere umano si apprestava a vivere una fase alienante della propria esistenza. Da quel momento in avanti, solo grandi risultati. Per entrambi, ma meno per Intel che aveva appena visto il suo strapotere sul mercato colpito (anche se non affondato). Solo con l’inizio dell’invasione russa e le prime fasi della guerra in Ucraina hanno placato una crescita inarrestabile dell’intero mercato delle GPU.
Fino all’intelligenza artificiale. Come noto – esattamente come accadeva con il gaming e l’estrazione di criptovalute -, il machine learning richiede una potenza di calcolo di gran lunga superiore rispetto a molte altre attività digitale. E non è casuale che la diffusione al pubblico di ChatGPT e degli altri prodotti di OpenAI sia combaciata con una crescita esponenziale nel valore di capitalizzazione sul mercato di NVIDIA. Ovviamente, non c’è solo l’azienda di Sam Altman, ma possiamo dire che questa “epifania” abbia dato la svolta a tutto il settore, con centinaia di aziende che hanno rivolto la propria attenzione allo sviluppo dell’AI. Amplificando un mercato che ora ha un valore immenso.