La bufala dell’«insalame» che sta ingannando i vegani
19/02/2018 di Redazione
Si presenta con un inquietante colorito verde acceso. Sembra quasi che abbia effettuato una mutazione genetica à la incredibile Hulk. Si tratta dell’insalame, il presunto affettato vegano prodotto delle Marche, in cui la carne sparisce e viene sostituita da un insieme di verdure avvolto in una pellicola di mais. La sua fotografia sta facendo il giro dei social network, ma si tratta (ovviamente) di una bufala.
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LA BUFALA DELL’INSALAME
La card che accompagna la foto di questo «salume verde» lo descrive così: «A base di cicoria, lattuga, rucola, scarola, radicchio, valeriana, tarassaco e aglio, questo piatto è davvero un eccellente sostituto dell’insaccato. Il grasso è ottenuto dalla centrifugazione di preziosi oli vegetali e burro di nocciole salato. Si può avere con o senza pepe. La ‘pelle’ viene ricavata con un opportuno trattamento delle foglie di mais».
La sua fotografia viene lanciata con il claim, «Dalle Marche, il salame 100% vegano». La formula della bufala è quella tipica delle false informazioni che circolano sui social network. Ammesso anche che questo alimento fosse stato prodotto, ci dovrebbe quantomeno essere l’indicazione della ditta che lo mette sul mercato (per ovvie ragioni di marketing).
INSALAME, SOLO SUI SOCIAL NETWORK: IN RETE NON C’È TRACCIA
Invece, nulla di tutto questo compare in rete: non ci sono indicazioni di costi, di stabilimenti che lo producono, di siti internet o di articoli che lo sponsorizzano. L’unica testimonianza dell’insalame è appunto questa card che circola sui social network, che ha attirato le attenzioni dei vegani e che – allo stesso tempo – è diventata bersaglio di chi proprio non riesce a fare a meno della carne.
La bufala dell’insalame sfrutta una particolare categoria di prodotti vegan, ovvero gli affettati prodotti con le verdure. Sono diversi, infatti, gli alimenti che si presentano sottoforma di «fette di salame» ma che non hanno tracce di carne o di prodotti di origine animale.