Covid-19: Il Pil dell’India subisce il crollo peggiore degli ultimi 25 anni

Mentre i casi di Covid-19 continuano a crescita, l'economia delle tigre asiatica sta andando a picco

01/09/2020 di Marta Colombo

Secondo i primi dati ufficiali, l’economia dell’India ha subito danni enormi a causa della pandemia di Covid-19. Il Pil del Paese ha registrato un crollo del 23,9% nel trimestre che si è concluso a fine giugno, il peggiore dal 1996, quando sono iniziate le statistiche ufficiali.

Mentre i casi di Covid-19 continuano a salire con record giornalieri di 78,000 contagi, il lungo lockdown e la crisi economica globale hanno contribuito a rallentare la crescita economica della tigre asiatica, causando anche una perdita incalcolabile di posti di lavoro.

Diversi esperti temono che il colosso sia entrato in recessione, un dato, che se confermato dai numeri del prossimo trimestre, potrebbe avere un impatto disastroso sull’economia globale.

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Il disastro economico dell’India

L’ultima volta che l‘India è entrata in recessione è stato nel 1980, la quarta crisi dopo l’indipendenza dal Regno Unito. Da Allora, il colosso asiatico ha registrato una crescita rapida e consistente che ha completamente rivoluzionato l’economia e la società del Paese.

Secondo diversi economisti, però, tra cui il corrispondente economico della BBC in India, i dati appena rilasciati sullo scorso trimestre non rispecchiano la gravità della situazione. Infatti, ogni settore, a parte quello agricolo, ha subito dei crolli importanti dall’inizio dell’anno finanziario. Quello più colpito è il settore edilizio (-50%), seguito da commercio e turismo (-47%) e produzione (-39.3%).

Secondo quasi tutte le stime, una ripresa rapida, come quella della Cina, sembra quasi impossibile per l’India, dove la pandemia non è sotto controllo e i casi di Covid-19 continuano a salire con lockdown ancora in corso in alcune zone del Paese. Di conseguenza, i consumi, che influiscono al 60% sul Pil, difficilmente torneranno a salire velocemente considerando che la maggior parte della popolazione si sta limitando ad uscire per comprare lo stretto necessario.

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