Il pasticcio di Salvini sull’incontro con Liliana Segre

10/11/2019 di Redazione

Come al solito, il capro espiatorio diventa la stampa, diventano i giornalisti. Invece, molto spesso, a creare equivoci sono le stesse fonti dirette delle notizie. Prendiamo quello che è successo ieri con l’incontro Salvini-Segre. Nelle prime ore della mattinata si era diffusa la notizia dell’avvenuto faccia a faccia tra il leader della Lega e della senatrice a vita. Poche informazioni: Matteo Salvini si sarebbe recato presso l’abitazione milanese di Liliana Segre insieme alla figlia. Il resto è stato coperto da segreto e riservatezza.

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Qualche ora dopo, lo stesso Matteo Salvini aveva fatto marcia indietro frettolosamente, dicendo che l’incontro sarebbe avvenuto in un’altra circostanza perché al momento c’erano altri impegni da affrontare. Quindi, il risultato è stato quello di aver gettato discredito sulla stampa nazionale che, all’inizio, aveva dato per avvenuto il faccia a faccia tra il leader della Lega e la senatrice a vita. Sono state ribattute smentite – anche nel nostro caso – e si è dato spazio a una rettifica che, in realtà, era soltanto il rimedio a un errore fatto dallo stesso apparato di comunicazione dell’ex ministro.

Il Corriere della Sera del 10 novembre riporta una circostanza ben precisa: Matteo Salvini, incontrato nel corso del suo tour elettorale in Emilia Romagna, avrebbe sorriso e allargato le spalle quando il giornalista della testata di via Solferino gli ha chiesto dell’incontro con Liliana Segre. Secondo il Corriere della Sera, questo atteggiamento di Salvini, in quel contesto, rappresentava una conferma implicita che l’incontro c’era stato.

Incontro Salvini-Segre, qual è stata l’origine del pasticcio?

A ribadirlo, questa mattina, ci ha pensato anche Arianna Ciccone, giornalista che cura il progetto di fact checking di Valigia Blu: «So da due fonti vicine alla famiglia Segre che l’incontro tra Matteo Salvini e Liliana Segre c’è stato. A chiederlo lo stesso Salvini e c’era un accordo di riservatezza, che evidentemente non è stato rispettato – ha scritto su Facebook la giornalista -. Alcune fonti giornalistiche mi hanno detto che la notizia è stata fatta trapelare dallo staff di Salvini, incluso il dettaglio della presenza della figlia dell’ex ministro (e meno male i bambini andavamo tenuti fuori dalla politica)».

Insomma, queste circostanze fanno il paio con la notizia che anche Giornalettismo aveva diffuso nelle prime ore della mattinata di ieri. Tuttavia, la giornalista Arianna Ciccone fa ancora un’altra riflessione: «Dopo di che Salvini smentisce l’incontro. E si paragona nuovamente alla Senatrice, dicendo che anche lui riceve minacce e ha ricevuto un proiettile, ma lui non piange. Volendo insinuare cosa esattamente? Che la senatrice è una piagnucolona? Cos’è questa distorsione, manipolazione e mistificazione dei fatti?».

La sensazione che ci sia stato un passo indietro per un impegno alla riservatezza non rispettato da qualcuno nella catena della trasmissione dell’informazione è netta. Nessuna indiscrezione, invece, arriva dai figli di Liliana Segre che, da parte loro, hanno mantenuto l’impegno alla riservatezza sull’incontro e sui suoi contenuti.

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