Impeachment Trump, cosa succede ora dopo l’accusa di Nancy Pelosi

Nancy Pelosi ha dato il via alla stesura degli articoli per l’impeachment del presidente Usa Donald Trump, pur non annunciando pubblicamente le accuse, la leader della Camera ha dichiarato che Trump avrebbe commesso «abuso di potere», «minato la sicurezza nazionale» e «messo a repentaglio l’integrità delle nostre elezioni». Ufficialmente i capi di accusa a seguito del report realizzato dalla Commissione Intelligence e divulgato il 2 dicembre, sono di «abuso di potere» e «ostruzione della giustizia». Il tycoon ha ovviamente scatenato una valanga di tweet denigratori contro i suoi oppositori, ma ormai il dado è tratto.

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«Non c’è altra scelta che agire» ha dichiarato Nancy Pelosi in conferenza stampa chiedendo alla commissione Giustizia della Camera e al presidente Jerry Nadler di avviare la stesura degli articoli per la messa in stato d’accusa del 45esimo presidente degli Stati Uniti. una richiesta fatta «tristemente, ma con fiducia e umiltà, con fedeltà ai nostri fondatori e il cuore pieno d’amore per l’America». Pelosi ha detto di non nutrire sentimenti di odio, né verso Trump né verso alcuno, ma che «qui si tratta della Costituzione». Trump avrebbe commesso un abuso di potere «per suo vantaggio politico» quando richiese al presidente Ucraino, secondo quanto gli viene contestato, indagini su Joe Biden in cambio dello sblocco degli aiuti militari al Paese.

Cosa succede adesso

La maggioranza dei deputati Democratici della Camera aveva già anticipato di voler approvare il testo, e detenendo la maggioranza l’esito è praticamente scontato. Dopo il “la” lanciato da Nancy Pelosi infatti, la palla passa prima alla commissione Giustizia della Camera, che ha fissato una udienza lunedì per presentare le prove contro Donald Trump. Poi, entro al fine della settimana prossima, verranno votati gli articoli, poi ci sarà il voto alla Camera articolo per articolo. Probabile che i tempi si stringano e il primo voto avvenga prima di Natale: accelerare sembra essere l’unico punto di accordo tra Democratici e Repubblicani. Il voto della Camera è praticamente scontato: lì sono i democratici a detenere la maggioranza necessaria. La partita che Donald Trump attende, come ha scritto anche su Twitter parlando di un «processo più equo» è il Senato, dove invece la maggioranza è repubblicana. Se da un lato il presidente sembra entusiasta di battere i suoi oppositori al Senato grazie al suo Gop, dall’altro il desiderio è di non togliere fiato e luci alla campagna elettorale, e quindi l’intenzione è di andare il più velocemente possibile. Nel mezzo, c’è Nancy Pelosi che amareggiata dice ai giornalisti che tutto deve essere fatto senza speculazioni politiche e «nel modo giusto». «Non ne traiamo alcuna gioia – ha aggiunto – tutto ciò è straziante».

(Credits Immagine di copertina: © Stefani Reynolds/CNP via ZUMA Wire)

 

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