Immuni, attenzione alle mail truffa con un virus che infetta il PC se non si pagano 300 euro in bitcoin

Ancora non è stata lanciata, nemmeno c’è la certezza di quando potrà essere utilizzabile su tutto il territorio italiano, ma l’app Immuni è già oggetto di truffe. Scoppia il caso proprio oggi, nella giornata in cui – teoricamente – dal pomeriggio l’applicazione dovrebbe essere pronta e scaricabile da App Store e Google Play in tutto il territorio ma testabile in  Liguria, Puglia, Abruzzo e Marche. L’app è pronta, rimangono solo gli ultimi passi per avere il via libero definitivo da parte del Garante della Privacy. Sono queste le ultime ore decisive e, qualora non venisse lanciata oggi, il tutto slitterà a domani.

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Immuni, ancora non è uscita è già ci sono mail truffa

Immuni deve ancora uscire e già ci sono app fasulle, così come il rischio di diventare preda degli hacker. Risale agli ultimi giorno il caso di un tentativo di truffa via mail, segnalato da Agid-Cert, struttura del governo che si occupa di cybersicurezza. La mail in questione invita chi la riceve a scaricare – in maniera ovviamente ingannevole – Immuni. La vittima viene condotta su un sito simile a quello della Federazione Ordine Farmacisti Italiani (Fofi) e, scaricando il file, si vede criptare tutti i file presenti sul dispositivo in utilizzo. Il solo modo per recuperare i dati è quello di pagare 300 euro in bitcoin.

Il virus FuckUnicorn

Il virus in questione si chiama FuckUnicorn e diffonde un ransomware, ovvero prende in ostaggio i dispositivi chiedendo poi un riscatto per restituirli. Il virus si chiama IMMUNI.exe e, dopo averci cliccato sopra, mostra un finto pannello di conteggio dei dati del coronavirus. Nel mentre il malware cifra tutti i file presenti su Windows assegnando a tutti l’estensione .fuckunicornhtrhrtjrjy. Una volta terminato, il virus mostra a schermo l’avviso del riscatto: 300 euro in bitcoin per liberare i file cifrati. Occorre quindi sempre affidarsi a fonti accertate – ovvero Play Store e App Store – per scaricare l’applicazione ed essere sempre cauti. Il lancio dell’app Immuni non mancherà di essere affiancato a comunicazioni istituzionali e istruzioni ben precise per evitare che le persone rischino di diventare vittima di virus e hacker.

 

(Immagine copertina da Pixabay)

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