Lancia, un triste addio

PORNOGRAFIA AUTOMOBILISTICA – La Augusta del 1933 fu la prima vettura al mondo con carrozzeria monoscocca, quindi con guida interna. Altri brevetti riguardarono le sospensioni anteriori indipendenti con molloni elicoidali racchiusi in foderi verticali e la sospensione posteriore. Come spiega Autopareri, altre innovazioni furono le balestre fulcrate su “silentbloc” davanti e su “biscottini” con perni a rulli dietro; dalla ruota libera comandabile dal posto di guida all’albero di trasmissione con giunti a dischi flessibili anziche a cardano, ai freni a comando idraulico che Lancia è tra le prime fabbriche europee ad adottare.

RICERCA AERODINAMICA – In quel periodo venne usata anche l’apertura delle porte a libro progettate per garantire il massimo comfort ai passeggeri, anche se come fece notare nello speciale Jeremy Clarkson c’era il rischio concreto che piovesse in macchina. Nel 1937 grazie all’Aprilia viene introdotta la ricerca aerodinamica insieme alle sospensioni indipendenti sulle quattro ruote mentre l’Aurelia, nel 1950, fu la prima auto al mondo con motore sei cilindri a V di sessanta gradi con cambio sull’asse in blocco con il differenziale.

NESSUNA VERGOGNA – L’avanguardia della tecnica targata Lancia tornò con la Flavia: trazione anteriore, freni a disco ed iniezione. Con la Fulvia invece venne sviluppata la distribuzione con due alberi a camme in testa. Arriviamo così agli anni ’80. Nel 1982 la Trevi fu la prima macchina con iniezione elettronica Jetronic e compessore volumetico di sovralimentazione Volumex, usato fino a quel momento nei rally. Nel 1986 invece arrivò la Delta HF integrale, definita così da Richard Hammond durante una prova su strada del 2011:

Questa è una vettura classica, autentica, bellissima, con una storia incredibile tale da poterla utilizzare ogni giorno senza doversi vergognare del confronto con le macchine di oggi.

PRIMA IN ITALIA CON I QUATTRO FRENI A DISCO – Ed inoltre, la Lancia D50 fu la prima auto da F1 a motore portante e la prima ad avere le sospensioni interne alla scocca, fu la prima casa a sviluppare un cambio a cinque marce, fu la prima ad abbinare un auto da corsa con compressore Volumex con la S4, fu la prima casa con la Thema Ferrari a garantire una vettura da oltre 200 cavalli con trazione anteriore, fu la prima ad introdurre i motori a V stretta da 4 e da 8 cilindri mentre per l’Italia fu la prima ad introdurre i quattro freni a disco, la trazione anteriore, il motore boxer, l’iniezione meccanica e l’iniezione elettronica.

IL PASSAGGIO A FIAT – Tutto se vogliamo cambiò nel 1969 quando la famiglia Pesenti vendette l’azienda alla Fiat, la quale in quell’anno acquistò anche Autobianchi e Ferrari. Subito si decise per la dismissione della produzione di veicoli industriali mentre la prima vettura prodotta sotto l’egida della Fiat fu la Beta, nel 1972, sfornata dallo stabilimento della casa a Chivasso. La macchina venne distribuita anche negli Usa visto il suo compito di sostituzione della Fulvia. Quattro anni dopo fu il turno della Gamma, ammiraglia di lusso che doveva sostituire la Flaminia. Questi due modelli rappresentarono il canto del cigno dell’originalità e della raffinatezza Lancia con un conseguente risparmio nei costi di produzione.

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