Le autorità fiscali francesi hanno trovato piscine non dichiarate utilizzando l’intelligenza artificiale

Le autorità fiscali francesi, utilizzando un software di intelligenza artificiale, hanno trovato migliaia di piscine private non dichiarate e multato i proprietari con fatture per un totale di circa 10 milioni di euro

30/08/2022 di Giordana Battisti

Il software di intelligenza artificiale utilizzato dalle autorità fiscali francesi è stato sviluppato da Google e Capgemini ed è in grado di identificare le piscine su immagini aeree e di incrociare le immagini con i database catastali. Lanciata come esperimento un anno fa in nove dipartimenti francesi, l’IA utilizzata per individuare piscine non dichiarate ad oggi ha permesso di scoprirne 20.356. Ogni modifica apportata alla proprietà, compresa la costruzione di piscine, deve essere dichiarata all’ufficio delle imposte entro 90 giorni dal completamento, questo perché sulle modifiche e sui miglioramenti deve essere pagata una tassa apposita.

Si ritiene che la Francia abbia circa 3,2 milioni di piscine private e abbia registrato un boom di nuove costruzioni anche prima dei blocchi dovuti al Covid nel 2020 e del 2021, quando si è verificato un aumento delle installazioni poiché più persone lavoravano da casa.

L’ufficio delle imposte ha affermato che ora sta valutando l’utilizzo del sistema per individuare altre estensioni e verande non dichiarate, compresi i pergolati permanenti.

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I limiti dell’IA utilizzata per individuare piscine non dichiarate

Il team tecnico delle autorità fiscali ha affermato di non essere ancora in grado di stabilire se una forma rettangolare su un’immagine aerea sia un’estensione o una tenda, una terrazza o persino un telone posizionato a terra e che questo potrebbe rendere più difficile individuare delle estensioni, come verande, che potrebbero essere abusive. Ad aprile è stato affermato che il software sviluppato da Google e Capgemini aveva un margine di errore del 30%. È capitato, per esempio, che scambiasse i pannelli solari per piscine o che non riuscisse a raccogliere estensioni tassabili nascoste dagli alberi o all’ombra di una proprietà. Questa tecnologia quindi sarebbe ancora da perfezionare e il team tecnico starebbe lavorando sui miglioramenti da apportare al software.

L’autorità per le finanze pubbliche ha affermato che l’utilizzo del software sarà implementato a livello nazionale, portando potenzialmente un notevole aumento nel pagamento di tasse: si prospetta un pagamento di 40 milioni di euro di nuove tasse sulle piscine private – ma non solo – ​​nel 2023.

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