I 20 milioni investiti da ACN per un sistema di supercalcolo e gli investimenti nei CSIRT regionali

L'utilizzo dell'intelligenza artificiale e del machine learning per favorire la lotta alle minacce cybernetiche

03/10/2023 di Gianmichele Laino

Un investimento importante e un significativo passaggio in avanti verso la nuova definizione delle strategie di prevenzione a proposito della cybersicurezza. Il tutto parte, fisicamente, dalla rete CINECA di Napoli, ma – dal punto di vista virtuale – esisterà un collegamento e una connessione che, passando per il fondamentale snodo del supercomputer Leonardo a Bologna, monitorerà la situazione a livello europeo. L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale crede moltissimo nel supporto dell’intelligenza artificiale e del machine learning per contrastare la minaccia alla sicurezza informatica del Paese e, per questo motivo, ha investito 20 milioni di euro: saranno fondamentali per favorire i processi di High Performance Computing e monitorare la minaccia cyber centrale.

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High Performance Computing e rafforzamento dei CSIRT regionali: come sta operando l’ACN a livello di investimenti

Tutta la filiera della cybersicurezza potrà passare dall’High Performance Computing per un monitoraggio della minaccia. Questa pratica punta forte nell’individuare un metodo a livello europeo, con la connessione a più realtà HPC, a tutela della sovranità di livello europeo del dato. «Questo sistema di calcolo – ha commentato il direttore generale dell’ACN, Bruno Frattasi –  consentirà all’Agenzia di diventare un protagonista anche nel campo dell’Intelligenza Artificiale. Il sistema, infatti, dà capacità di analisi e sviluppo anche in questo campo, realizzando sistemi in grado di rilevare le minacce e i rischi informatici con maggiore precisione e prontezza, contribuendo così alla resilienza del sistema Paese, anche mediante la messa a disposizione di tale potenza di calcolo a vantaggio dell’industria e della ricerca nazionali».

Parallelamente, a un rafforzamento centrale della strategia per la cybersicurezza nazionale, si assiste anche all’individuazione di un ruolo importante dei vari CSIRT regionali. Sempre a partire da un obiettivo del PNRR (che dà una rilevanza fondamentale alla sicurezza informatica), l’Agenzia Nazionale ha messo a bando 28 milioni di euro per la realizzazione di Computer Security Incident Response Team che possano operare a partire dai territori. Una delle principali criticità a cui abbiamo assistito negli ultimi tempi – nonostante gli attacchi avvengano in rete – è proprio quella della comunicazione tra i territori e le sedi centrali di difesa dalla minaccia cybernetica. Per questo, nell’ottica di una maggiore efficienza delle risposte, sono stati predisposti per costruire o rafforzare i CSIRT nelle regioni e nelle province autonome.

Le domande sono state presentate entro l’11 settembre del 2023 da regioni e province autonome, appunto. Questi enti istituzionali hanno illustrato i loro progetti per la realizzazione o il potenziamento dei centri di risposta regionali. Il sistema che si andrà a generare in questo modo punta a isolare territorialmente alcune procedure, con l’auspicio che possa esserci sempre un approccio nazionale e centrale di risposta alla minaccia cyber: i vari centri regionali e nelle province autonome, infatti, dovranno operare secondo metodologie condivise dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.

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