Guccini e gli insulti dei «fan della Meloni che hanno la coda di paglia» dopo la sua Bella Ciao
08/05/2020 di Ilaria Roncone
Il 25 aprile scorso sui social era esplosa la polemica per la versione rivisitata di Bella Ciao cantata da Francesco Guccini. Il cantautore è comparso cantando «Stamattina mi son svegliato, e ho trovato gli invasor. C’eran Salvini, con Berlusconi, con i fasci della Meloni che vorrebbero ritornar. O partigiano, portali via, come il 25 april». Non ha tardato, Giorgia Meloni, ad accusare il cantautore di istigazione all’odio nei confronti suoi e degli altri nominati: «dovrebbero farci i processi sommari, appenderci a testa in giù, rasarci i capelli ed esporci alla pubblica gogna?». Francesco Guccini è tornato su questa storia facendo notare come, dopo l’accaduto, sia stato sommerso di «odio dai fan della Meloni».
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«Una torma di rozzi e ignoranti ha iniziato a insultarmi su Facebook»
Queste le parole del maestro durante un’intervista con il Corriere della Sera. E no, la quarantena non ha fatto cambiare idea a Francesco Guccini – che continua a non avere un profilo Facebook -. La questione degli insulti gli è stata riferita. La rilettura del brano Bella ciao gli è valsa l’odio di moltissimi tra coloro che ha definito «una torma di rozzi e ignoranti», che sceglie di definire fan più che sostenitori politici.
«Il mio intento era ironico, nessuna piazzale Loreto»
Qualora occorra precisarlo, l’intento della canzone «era ironico», ha sottolineato Guccini. «Quello che mi ha colpito è l’odio violentissimo che si è riversato contro di me, dopo», ha detto al Corriere; «La mia sensazione è che tutti costoro, Meloni, la destra e i suoi fan, abbiano un po’ la coda di paglia, siano molto tesi, sempre sul chi vive, pronti a dare addosso agli altri». Non solo una sensazione, comunque, considerato che la gogna mediatica è lo uno degli sport preferiti di chi sostiene i sovranisti suo social (e con questo non stiamo dicendo che siano gli unici o che il loro odio sia peggiore di quello espresso da qualunque sostenitore di altre fazioni politiche). Non è più di tanto turbato comunque, Guccini, che continua la sua quarantena praticamente come conduceva la vita di prima: «Ascolto audiolibri, guardo la tv. E scrivo». Canzoni? No, «ho smesso, non mi veniva più l’ispirazione, non ho mai composto su ordinazione».
(Immagine copertina dal profilo Instagram gucciniofficial)