Su Telegram c’è il gruppo «Diario di Anna Novàx» che offende la memoria di Anna Frank

Sull'app di messaggistica Telegram c'è un gruppo intitolato «Diario di Anna novax» che utilizza lo strumento digitale come un diario per raccontare «la dittatura sanitaria» a ben 669 membri

14/12/2021 di Giorgia Giangrande

Quando si dice al peggio non c’è mai fine, spesso si esclude la possibilità che forse – davvero – può non esserci un limite all’ignoranza, alla cattiveria, al non moralmente corretto. Nel caso specifico, il mancato limite è rintracciabile nel gruppo Telegram Diario di Anna Novax e che nella sua info descrive l’attività del gruppo così: «La dittatura sanitaria, raccontata giorno per giorno, come nel diario di Anna Frank».

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La memoria di Anna Frank calpestata in un gruppo Telegram novax

Anna Frank è la giovane ebrea tedesca che è diventata simbolo della Shoah per il suo diario, scritto nel periodo in cui lei e la sua famiglia si nascondevano dai nazisti. Adesso, quella stessa forma di narrazione – il diario – viene presa come esempio per raccontare, giorno dopo giorno, la presunta dittatura sanitaria da cui tantissimi novax in Italia si sentono minacciati.

Il gruppo è stato creato lo scorso 22 luglio e in qualche mese ha raggiunto quota 669 iscritti: persone che leggono ogni giorno i racconti dell’amministratore. Quest’ultimo, nei suoi messaggi Telegram, si allontana però dall’attributo novax (ma non è il titolo del gruppo stesso a utilizzarlo?!). «La televisione ha parlato delle proteste dei no-vax. Ci chiamano così – e poi aggiunge – noi non siamo no-vax: noi siamo per il diritto alla libera scelta. Abbiamo il dubbio anche che sia tutta una messinscena, ma se uno si vuol inoculare, che si inoculi».

Da quel 22 luglio il racconto procede quasi tutti i giorni, talvolta allegando screenshot di testate che riportano l’aumento di casi o le misure di prevenzione messe in atto dal Governo. In tutti questi episodi, neanche a dirlo, quel materiale è prova della presunta dittatura sanitaria, anzi, della «messinscena» e per questo non fa altro che accreditare le loro tesi.

Dal diario di Anna Frank al diario novax

Per non farsi mancare proprio nulla, lo scorso 26 novembre l’amministratore decide di dare spazio all’originale, cioè ad un testo tratto dal Diario di Anna Frank, perché – lo ha detto in un altro messaggio – lui scrive questo diario «Come Anna Frank, per lasciare una testimonianza a chi verrà dopo. Perché non succeda mai più in futuro». La giovane ebrea tedesca, simbolo dell’Olocausto, è dunque tirata in ballo perché chi gestisce questo gruppo si identifica in lei, nella sua strage, nella sua storia e anche nei suoi racconti.

Il dettaglio che però dovrebbe tenere a mente chi si dimostra contrario alle decisioni governative – attraverso forme più o meno violente e più o meno discutibili – è che non c’è nessuna dittatura sanitaria in atto. Al contrario, al momento il vaccino risulta l’arma più utile per contrastare la diffusione della pandemia e per questo si sta spingendo sempre più verso la vaccinazione (anche con strumenti come il Green Pass o il Super Green Pass).

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