Il car sharing dei no green pass organizzato sui gruppi Telegram

Tra proposte di car sharing e idee per organizzarsi in maniera strutturata nelle varie provincie e regioni, su Telegram i no green pass si stanno preparando al 6 dicembre

01/12/2021 di Ilaria Roncone

«Buongiorno a tutti. È nata una rete di trasporti (passaggi) urbani solidali, per aiutare chi deve andare a lavorare, a fare una vista ma, in particolare i ragazzi, gli studenti non automuniti, che dal 6 dicembre non potranno più andare a scuola usufruendo del servizio di trasporto pubblico locale e regionale senza dover esibire il Green Pass (quindi una rete nata affinché nessuno sia indotto a vaccinarsi o tamponarsi)»: con questo e altri messaggi di questo tipo su Telegram i no green pass si preparano all’arrivo del primo giorno da cui – per un mese e passa – sarà in vigore il super green pass per il contenimento. Inizia, quindi, l’organizzazione car sharing no green pass.

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L’organizzazione car sharing no green pass su Telegram

Su Telegram sono attivi vari gruppi – che, come da copione, condividono anche tutti gli articoli scritti sulla loro esistenza e sul loro scopo – che si organizzano per aggregarsi negli spostamenti quotidiani. Come segnalato anche da Open, i no green pass stanno provando a organizzarsi in maniera strutturata tra sondaggi, proposte di trasporto svariate e attenzione alla privacy di chi partecipa alle iniziative per uno spostamento congiunto.

Spostamenti che, come è ovvio che sia, porteranno persone no green pass e no vax a stare tutte insieme nell’abitacolo di una macchina al chiuso – essendo inverno – e che potrebbero contribuire a un aumento dei contagi se non si fa attenzione utilizzando sempre correttamente i Dpi. Di gruppi ne stanno nascendo un po’ ovunque nelle città principali – da Roma a Venezia, da Parma a Pistoia e ce ne sono anche a livello regionale -.

L’organizzazione procede, tra proposte varie, e ad appoggiare l’esistenza di questi gruppi diffondendoli – in particolare di quello dedicato ai “traporti solidali”, come vengono chiamati – c’è anche Piero Angelo De Ruvo, il segretario nazionale della Federazione Lavoratori Militari (FML) dell’Esercito Italiano, da sempre contrario all’impiego del green pass.

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