Quanti soldi possono stampare i paesi europei
16/07/2015 di Redazione
Gli sportelli in Grecia sono chiusi da più di due settimane e il Governo ha da tempo attivato un regime di controllo dei capitali che impone un limite sui prelievi di 60 euro al giorno. Se dovesse arrivare il nulla osta al negoziato per la terza tranche di aiuti ad Atene gli istituti bancari, con la dovuta tempistica, tornerebbero alla normalità, ma la Grecia può stampare solo banconote da 10 euro. Lo spiega Francesca Basso, inviata a Bruxelles per il Corriere della Sera:
Sono le regole dell’eurozona. L’Italia, ad esempio, stampa i biglietti da 20 e 50 euro come la Germania. La Francia, invece da 10, 20 e 50. Ogni Paese, in genere, produce uno o due tagli e l’ammontare viene stabilito ogni anno. Nel 2014 la Grecia ha stampato anche i 5 euro. Dal 2002 le Banche centrali provvedono collettivamente alla produzione di banconote, poi nell’arco dei dodici mesi partono i carichi di euro con destinazione i diciannove Paesi che hanno adottato la moneta unica. La consegna così come l’ammontare complessivo degli euro da stampare avviene in base alle necessità stabilite dal board dei governatori della Bce.
Come si legge sul sito della Bce l’ammontare viene stabilito in base al fabbisogno delle Banche centrali nazionali, tenendo conto delle variazioni di domanda e della necessità di sostituire quelle rovinate.
La mossa di Atene serve per evitare la bancarotta delle banche. Gli istituti greci non hanno abbastanza soldi per rimborsare i debiti. E il prelievo altro non è che la riscossione di un credito: il correntista depositando i soldi in banca è come se glieli prestasse. Gli istituti ellenici sono ormai, in certi casi, a un passo dall’insolvenza.
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