Cos’è il GPT Store che verrà lanciato tra qualche giorno

Lo avevamo annunciato, ma il processo di lancio ha subito qualche battuta d'arresto. Ora, invece, dovremmo esserci

10/01/2024 di Gianmichele Laino

Era prevista per la fine del 2023. Poi, il caso di Sam Altman e la sua improvvisa defenestrazione (poi immediatamente risolta, in seguito alla “minaccia” del founder di OpenAI di trasferirsi in Microsoft, portandosi dietro un gruppo piuttosto nutrito di dipendenti) avevano contribuito a rallentare le cose. In realtà, c’erano stati anche dei problemi strutturali che avevano portato OpenAI a sospendere le vendite degli abbonamenti al servizio premium di ChatGPT per l’eccessivo sovraffollamento delle infrastrutture tecnologiche. Dunque, è verosimile che – alla fine del 2023 – non si volesse sovraccaricare ulteriormente l’ecosistema di OpenAI. Adesso, però, all’inizio del 2024 e con un settore, quello dell’intelligenza artificiale, che procede a passi spediti, sembra tutto pronto per il lancio dello Store GPT, il negozio virtuale di ChatGPT che punta agli sviluppatori e a chiunque abbia un progetto di building tecnologico (anche senza avere alcuna nozione di coding). L’obiettivo è quello di vendere i servizi di OpenAI a terzi.

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GPT Store, in cosa consiste il servizio che verrà lanciato a breve

In cosa consisterà il servizio di GPT Store? Innanzitutto, sarà rivolto a tutti coloro che hanno un abbonamento premium a ChatGPT (ovvero, quel servizio che consente di avere risposte prioritarie dall’interrogazione del bot di OpenAI e che consente all’utente di ottenere informazione anche su questioni più attuali rispetto a quelle registrate da ChatGPT non a pagamento). Poi, permetterà a chiunque abbia un progetto online di acquisire degli agenti di intelligenza artificiale che consentiranno allo stesso progetto digitale di poter beneficiare di strumenti che, su un focus specifico, daranno informazioni verticali e immediate agli utenti.

È il modo, quindi, di far diventare ChatGPT una sorta di editore: tutti i progetti che utilizzeranno questi strumenti saranno in qualche modo riconducibili a OpenAI. Sarà opportuno, al momento del lancio, valutare quali saranno i termini e le condizioni di utilizzo del GPT Store. Perché potrebbe configurarsi – dopo i tempi di Google e dei social network come Facebook – l’ingresso sul mercato di un nuovo big player nel settore dell’editoria.

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