Come il coronavirus ha influenzato un anno di ricerche su Google
Negli ultimi giorni dell'anno si tende a fare bilanci, compresi quelli che riguardano le parole più ricercate nell'anno che sta finendo su Google
28/12/2020 di Ilaria Roncone
Cosa ci dice Google di questo anno che sta passando? Come ogni fine anno il motore di ricerca individua gli argomenti di tendenza negli ultimi 365 giorni con la classifica dei termini più cercati nei vari ambiti – dalle parole alle persone passando per le stringhe di parole che “perché…?” e “cosa significa…”. La presenza del Covid in Italia e nel mondo è, ovviamente, evidente dai trend Google 2020 ma non è il solo topic ad essere stato al centro delle ricerche su Google.
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Le domande che ci siamo fatti per via del Covid
Questo è stato un anno di perché: perché così tanti morti, perché il cielo è arancione, perché il Black Lives Matter. In particolare le domande e le ricerche si sono concentrate – in Italia – sulla pandemia. Le liste compilate da Google sulle parole più cercate – anche a seconda dell’argomento – parlano chiaro: “coronavirus” è al primo posto tra le parole più cercate in Italia e “Nuovo Dpcm” è al quinto. Anche i come fare – seppure indirettamente – hanno risentito della pandemia: “pane in casa”, “mascherine antivirus”, “lievito di birra”, “pizza”, “amuchina”, “lievito madre”, “tampone”, “domanda reddito di emergenza”. Otto tra i primi dieci “come fare” digitati su Google nel 2020 hanno a che fare direttamente o indirettamente col Covid, tra metodi per contrastarlo come mascherine e amuchina e cose da fare per ammazzare la noia che ha assalito tutti durante il lockdown. Tra i perché più ricercati c’è stato “Perché si chiama coronavirus”.
Google trends 2020: il bilancio impietoso al di là del Covid
Il 2020 ha presentato un conto molto salato non solo in ambito Covid e, quando non è stato salato, ha segnato il cambiamento della storia di interi paesi e del globo. In Italia e nel mondo ci sono state elezioni, cambi di colore nei governi, tante rivolte pacifiche e meno pacifiche, l’attenzione per l’ambiente e per i prigionieri di dittature e terrorismo i cui diritti umani sono costantemente violati – con la liberazione di alcuni e l’inizio del calvario per altri -.
Così la lista dei decessi di questo 2020 ha riservato addii che non avremmo voluto dare così presto a grandi personalità dell’arte, dello spettacolo e dello sport. In Italia abbiamo avuto a cuore la salute di “Alex Zanardi” e il ritorno di “Silvia Romano” e abbiamo cercato più volte “Donald Trump” di “Joe Biden” e entrambi hanno superato “Giuseppe Conte”.