Google continua a inviare e-mail spam senza il consenso degli utenti

Nonostante in passato Google abbia dovuto pagare delle multe a causa delle violazioni della privacy degli utenti, la società permette ai messaggi spam di finire nella casella di posta in arrivo degli utenti

24/08/2022 di Giordana Battisti

Google ha violato una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea inviando e-mail pubblicitarie nella casella di posta in arrivo degli utenti Gmail. Lo ha affermato l’organizzazione austriaca noyb.eu che ha presentato un reclamo all’Autorità francese per la protezione dei dati (CNIL). Secondo noyb.eu, Google ha ripetutamente ignorato la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea (CGUE) sulle e-mail di marketing diretto e ha usato la piattaforma Gmail per inviare e-mail pubblicitarie non richieste e senza il consenso degli utenti.

LEGGI ANCHE > Google ha segnalato l’account di un uomo per delle foto di nudo sospette di suo figlio

Nuovi guai, questa volta per le e-mail

Il diritto dell’Unione Europea è abbastanza chiaro: l’invio di messaggi  sulla posta elettronica di un utente a fini di marketing diretto richiede il consenso dell’utente stesso e Google sembrerebbe ignorare questa direttiva. Google è in grado di filtrare correttamente i messaggi che costituiscono spam facendoli arrivare nell’apposita casella di posta ma per questo tipo di messaggi, per cui è stato presentato un reclamo da noyb.eu, finiscono nella posta in arrivo pur essendo messaggi pubblicitari non richiesti. Sembrerebbe quindi che l’utente possa aver fornito il consenso in qualche modo, ma non è così. Come riporta noyb.eu: «Quando le e-mail commerciali vengono inviate direttamente agli utenti, costituiscono e-mail di marketing diretto e sono regolate dalla direttiva ePrivacy».

Google spam e il caso della normativa europea violata

Non è la prima volta che Google si trova a rispondere delle proprie azioni all’Autorità francese per la protezione dei dati. A dicembre 2021 la CNIL ha multato Google a causa delle violazioni dei cookie. La società ha dovuto pagare una multa di 150 milioni di euro. Sulla base di un altro reclamo di noyb.eu, Google ha dovuto pagare una multa di 50 milioni di euro a causa dell’informativa sulla privacy opaca e poco chiara di Google e della mancanza di base giuridica per gli annunci personalizzati.

Share this article
TAGS