Cosa dice il report sulla rimozione dei contenuti di Google

Google ha pubblicato il suo report sulla trasparenza relativo al semestre gennaio-giugno 2021

22/10/2021 di Giorgia Giangrande

Google ha pubblicato il suo report sulla trasparenza dei contenuti relativo al periodo gennaio – giugno 2021.

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Il report di Google del primo semestre 2021

Il report di Google pubblicato giovedì 21 ottobre da David Graff, vice presidente di Google del settore Trust & Safety, si apre con una premessa: «Tribunali e agenzie governative di tutto il mondo ci richiedono regolarmente di rimuovere contenuti e informazioni da vari servizi di Google, come Google Search e YouTube». E in relazione a queste numerose richieste, l’azienda comunica nel suo report di esaminarle attentamente «per determinare se il contenuto oggetto della richiesta viola uno specifico requisito legale locale». E aggiungono: «Poiché teniamo molto all’accesso alle informazioni, lavoriamo per ridurre al minimo le rimozioni eccessive, quando possibile, cercando di restringere la portata delle richieste del governo e assicurandoci che siano autorizzate dalle leggi pertinenti».

Per quanto l’impegno sia quello di restringere le tante richieste che si ricevono a quelle che davvero necessitano di essere prese in considerazione, il report svela che il rapporto sulla trasparenza di quest’anno mostra un numero di richieste – ricevute da gennaio a giugno 2021 – tra più alti che abbiano mai registrato fino ad oggi. I primi Paesi per maggior numero di richieste nella lista sono Russia, India e Corea del Sud.

Perché Google non rimuove alcuni contenuti

Google riferisce che stanno assistendo anche ad un aumento significativo del numero di leggi che richiedono la rimozione di informazioni dai servizi online e che «variano a seconda del Paese e della regione, e richiedono la rimozione di contenuti su una gamma molto ampia di questioni […]. Molte di queste leggi cercano di proteggere le persone online e si allineano alle politiche della piattaforma di Google». Ma può accadere che «le leggi di alcuni Paesi possano anche andare oltre queste politiche, influenzando l’accesso alle informazioni su una serie di argomenti».

Per questa ragione, può capitare che alcuni contenuti segnalati dagli utenti non vengano rimossi. Inoltre, a domanda diretta sul perché alcune segnalazioni non abbiano esito positivo, il report risponde che «alcune richieste potrebbero non essere abbastanza specifiche da permetterci di sapere cosa il Governo vuole che rimuoviamo. In questi casi, chiediamo più informazioni. Altre volte, non agiamo perché il contenuto è già stato rimosso dal proprietario del contenuto».

In conclusione al report sulla sua trasparenza, Google conclude nel modo più trasparente possibile, spiegando perché abbiano deciso di rendere pubbliche tutte queste informazioni, e cioè «per far luce sulla portata delle richieste governative di rimozione di contenuti», con la speranza di «attirare l’attenzione sulle leggi e sui processi legali di tutto il mondo che influenzano l’accesso alle informazioni online».

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