Google fa causa a Epic Games per aver aggirato le commissioni da vendita in-app

Stavolta a fare causa a Epic è Google, che accusa il colosso di aver aggirato le regole del suo Play Store quando si tratta di pagamenti in-app

14/10/2021 di Ilaria Roncone

«Epic si è arricchito ingiustamente a spese di Google»: questa la base dell’accusa mossa da Google alla casa di produzione di videogiochi. Epic, da contratto, si è impegnato a utilizzare i sistemi di pagamento in-app predefiniti da Google e Apple ma, nel caso di Google, ha trovato il modo di aggirare la tassa del 30% dovuta. L’accordo violato è quello con gli sviluppatori del Play Store andando a implementare un aggiornamento di Fortnite che permette di acquistare oggetti in-game aggirando le commissioni.

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La causa di Google a Epic per violazione di contratto

Il punto di Google è che non c’è problema se Epic rilascia una versione di Fornite su dispositivi Android che sfruttano un sistema di acquisto che non sia Google Play, però deve avvenire al di fuori dei confini dello store app di Google. Nella causa si legge: «Consumatori e sviluppatori non devono utilizzare Google Play, scelgono di utilizzarlo quando hanno la possibilità di scegliere tra app store Android e canali di distribuzione». Continua: «Google supporta tale scelta attraverso lo stesso Android, le politiche di Google Play e gli accordi di Google con sviluppatori e produttori di dispositivi». Visti i presupposti, la richiesta del colosso è di ricevere un risarcimento pari al danno pero per gli utenti che hanno aggirato la commissione.

La catena delle cause

La catena di cause tra Epic, Apple e Google va avanti, quindi. Epic ha firmato un contratto sia con Google che con Apple garantendo di utilizzare i sistemi di pagamento predefiniti per gli acquisti in-app. Apple ha fatto causa e Epic si è vista condannare a pagare 3,65 milioni di dollari di danno per coprire le mancate entrate di Apple; proprio questo successo del colosso di Cupertino ha spinto Google a intentare, a sua volta, la causa.

Il punto è che se Epic non è disposta a rispettare le regole del Play Store è libera di andare altrove ma, intanto, deve risarcire il danno a Google.

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