No, il ministro Valditara non è «indagato per il digitale nelle università»

Circola una lista con presunti guai giudiziari dei membri del gabinetto di Giorgia Meloni, ma non è corretta

26/10/2022 di Redazione

Il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara è finito, suo malgrado, in una lista che sta insistentemente circolando sui social network e che contiene informazioni errate (oltre a essere queste particolarmente sensibili, poiché riguardano aspetti di cronaca giudiziaria) su presunti guai con la giustizia dei componenti del gabinetto di Giorgia Meloni. La lista è stata pubblicata – come detto – sui social network e viene condivisa in maniera compulsiva, fornendo un quadro di disinformazione abbastanza spiccato. Segno dei tempi: le bufale e le fake news non sembrano avere colore politico e colpiscono, indifferentemente, da destra e da sinistra. In questa lista, c’è una questione che riguarda da vicino la linea editoriale di Giornalettismo, che si occupa di educazione digitale. Secondo questo elenco, il ministro Valditara sarebbe «indagato per il digitale nelle università».

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Giuseppe Valditara e la disinformazione su una indagine sul digitale nell’università

La circostanza che viene citata in quella lista è decisamente superata dal corso degli eventi. Se è vero, infatti, che nel 2020 la Corte dei Conti aveva avviato una indagine su Giuseppe Valditara – all’epoca dei fatti dirigente del ministero dell’Università e della Ricerca quando il titolare del suo dicastero era Marco Bussetti – per alcune presunte omissioni sul consorzio Cineca, che si occupava delle tecnologie digitali all’interno degli atenei italiani, è pur vero che questa indagine non ha portato a nessun caso in specie.

Come riportano i fact-checkers indipendenti di Facta, infatti, l’attuale ministro Valditara si era comportato in maniera conforme alle norme della pubblica amministrazione. I magistrati, dunque, avevano archiviato la sua posizione nell’ambito del caso del consorzio Cineca. Tutto regolare, dunque, per quanto riguarda la sua posizione all’interno della strutturazione del processo di digitalizzazione nelle scuole italiane. Un post che afferma – oggi – che il ministro Valditara risulta «indagato per il digitale nelle università» ha un contenuto diffamatorio: pertanto chi lo ha realizzato (e, paradossalmente, anche chi lo condivide assicurando la sua propagazione) può essere passibile di un’azione giudiziaria da parte del nuovo titolare del ministero dell’Istruzione e del merito.

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