Giorgia Meloni dice che alla manifestazione del centrodestra del 2 giugno le persone erano distanziate di un metro
22/06/2020 di Gianmichele Laino
Secondo Giorgia Meloni, c’è stato un grande pregiudizio dettato dalla malafede sulla manifestazione del 2 giugno a Roma, organizzata dal centrodestra unito nel giorno della Festa della Repubblica. Ospite a Live-Non è la D’Urso, infatti, la leader di Fratelli d’Italia ha avuto modo di tornare sulle critiche all’organizzazione, dovute ai tanti assembramenti che si sono venuti a creare in quella circostanza in via del Corso a Roma.
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Giorgia Meloni dice che il 2 giugno si è rispettato il distanziamento sociale
Per la leader di Fratelli d’Italia, in realtà, la manifestazione si è svolta nel rispetto delle regole sul distanziamento sociale: «Abbiamo utilizzato il simbolo della bandiera tricolore per favorire proprio il distanziamento sociale. Chi ha avuto l’onestà intellettuale di andare indietro lungo il corteo e percorrerlo oltre la testa dove c’erano i colleghi della stampa, andando lungo tutta via del Corso, scoprirà che le persone erano distanziate un metro».
@GiorgiaMeloni risponde alle polemiche sulla manifestazione del 2 giugno a Roma #noneladurso pic.twitter.com/tmsWT3rC1O
— Live – Non è la d’Urso (@LiveNoneladUrso) June 21, 2020
Inoltre, Giorgia Meloni ha rilanciato anche la manifestazione del prossimo 4 luglio, garantendo che in quella circostanza ci saranno molte più persone, ma che il rispetto delle norme sarà «ugualmente mantenuto».
Cosa era successo alla manifestazione del 2 giugno a Roma
Se è vero che le persone che reggevano il lungo tricolore in via del Corso erano effettivamente distanziate di un metro l’una dall’altra, lo stesso non si può dire per gli altri manifestanti. Sia che gli assembramenti si siano verificati alla testa del corteo in prossimità dei leader del centrodestra che scattavano selfie (anche con la mascherina abbassata), sia che questi si siano verificati lungo tutta via del Corso, infatti, non si può esattamente dire che, in quella circostanza, le regole siano state rispettate.
Anche perché, il 2 giugno, quando ancora non era partita la fase 2 con gli spostamenti tra le regioni e con norme senz’altro meno stringenti rispetto a quelle imposte nel periodo del lockdown, le manifestazioni erano consentite soltanto in forma statica e nel rispetto del distanziamento. Dunque, anche il semplice spostamento da un luogo all’altro della Capitale ha rappresentato una deviazione rispetto a quel tipo di norme. Curioso, adesso, che Giorgia Meloni – senza contraddittorio – abbia potuto affermare il contrario.