Giorgia Meloni scrive a Giuseppe Conte: «Accrediti immediatamente sul conto corrente degli italiani 1000 euro»
31/03/2020 di Gianmichele Laino
Negli ultimi giorni, si è parlato tanto dell’emergenza sociale che potrebbe creare il coronavirus. Soprattutto per quelle famiglie che hanno perso il lavoro o che, essendo lavoratori autonomi, non stanno fatturando in questo periodo, potrebbe venirsi a creare quella situazione di incertezza che porta inevitabilmente a uno scontro sociale che, in questa emergenza coronavirus, un Paese come l’Italia non può certo permettersi. Per questo motivo, Giorgia Meloni offre la sua ricetta chiedendo al presidente del Consiglio Giuseppe Conte di accreditare immediatamente 1000 euro sui conti correnti dei cittadini italiani in difficoltà.
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Giorgia Meloni 1000 euro sul conto corrente degli italiani
Giorgia Meloni avrebbe già individuato questa platea, formulando una proposta scritta al presidente del Consiglio: «Per coloro che hanno perso il lavoro – dice Giorgia Meloni ospite di RTL -, per coloro che non hanno più la loro fonte di reddito da lavoro autonomo e per coloro che non hanno più di 2000 euro sul conto corrente». Secondo gli esperti, i soldi previsti dal governo per le partite iva (che nel frattempo sono passati dai 600 agli 800 euro) non verranno accreditati prima di fine aprile e questo è un ritardo che il cittadino italiano non può permettersi, sostiene la leader di Fratelli d’Italia.
Tuttavia, la proposta di Giorgia Meloni, che sta chiedendo questa misura a gran voce e soprattutto sfruttando come megafono i grandi media nazionali oltre che i social network, potrebbe contribuire a inasprire la distanza tra lo Stato e gli italiani, aumentando – nel caso in cui non dovesse venire accolta – le stesse tensioni sociali che la leader di Fratelli d’Italia si propone di placare con questa proposta.
Giorgia Meloni 1000 euro, il problema della burocrazia
Il governo sta mettendo in campo delle misure e deve trovarsi a fare i conti con la loro realizzabilità. Mettere i soldi direttamente sul conto corrrente degli italiani impedirebbe un controllo diretto sulle direzioni di questi contributi. Insomma, non si può – sebbene in situazione di emergenza – oltrepassare direttamente l’apparato burocratico italiano. Lo si può snellire, al massimo. Ma dare idea che ci sono politici disposti a fare accrediti sul conto corrente degli italiani, in questo particolare momento, non sembra essere la soluzione per il Paese.