L’AI di Google potrebbe far parte del prossimo grande aggiornamento iOS

Sembra essere in procinto la firma di uno storico accordo di collaborazione che cambierà le ataviche dinamiche di Apple

28/03/2024 di Enzo Boldi

Ci sono dei fatti conclamati: Apple è, tra le grandi aziende del tech, il fanalino di coda nella classifica dello sviluppo di sistemi, strumenti e soluzioni basate sull’intelligenza artificiale. Nonostante l’annuncio di nuovi e ulteriori investimenti – con l’annesso abbandono del decennale progetto della sua auto elettrica -, Cupertino non è ancora riuscita a toccare i livelli già commercializzati dalla concorrenza (basti pensare a Samsung che propri in questi giorni estenderà la propria AI anche ad alcuni modelli precedenti al Galaxy S24). Dunque, deve necessariamente correre ai ripari. Per farlo, potrebbe infrangere uno degli storici tabù dell’azienda guidata da Tim Cook: portare Gemini AI (l’intelligenza artificiale di Google) all’interno del prossimo aggiornamento di iOS su iPhone.

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La notizia è stata riportata da Mark Gurman – uno dei massimi esperti per quel che riguarda tutto ciò che orbita all’interno dell’ecosistema industriale delle Big Tech – su Bloomberg. Si parla di interlocuzioni in corso e di una trattativa avviata, ma senza molti altri dettagli (né commerciali, né economici). Sta di fatto che il tutto potrebbe essere ufficializzato il prossimo 10 giugno, giorno della WWDC 2024 (Worldwide Developers Conference di Apple), con l’aggiornamento a iOS 18 che dovrebbe essere rilasciato nel mese di settembre. Lì dentro, qualora questa trattativa dovesse andare in porto, i possessori di iPhone potrebbero trovare le integrazioni AI di Gemini.

Gemini AI su iPhone, l’imminente accordo tra Google e Apple

Le grandi manovre, quindi, sono in corso. I dettagli non sono noti, ma sappiamo che a Cupertino si sta faticosamente rincorrendo il progetto di AppleGPT per competere con ChatGPT. Ma si è partiti in ritardo e, dunque, questa corsa si sta facendo sempre più affannosa. Per questo motivo, a differenza di molte scelte fatte nel passato, l’ecosistema di Apple potrebbe prevedere una collaborazione (o partnership tecnologica) con altre aziende. Un punto di rottura rispetto a gran parte della storia dell’azienda che, come nel caso dell’auto elettrica, ha più volte deciso di correre da sola, senza aprire le porte a società esterne. Anche a costo di perdere tempo, investimenti e forza lavoro. Anche perché, come spiega Bloomberg, se la trattativa con Google per portare Gemini AI su iPhone dovesse fallire, potrebbe essere pronto un clamoroso piano B che risponde al nome di OpenAI.

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