Il ritardo delle multe per i no-vax e il Garante della Privacy che sta valutando lo scambio tra Ministero e Entrate
Nonostante l'obbligo sia scattato dal 1° febbraio, non sono ancora partite le multe per gli over 50
18/02/2022 di Gianmichele Laino
I cittadini over 50 che non sono vaccinati stanno aspettando che arrivino le multe previste. L’8 gennaio, infatti, il governo ha stabilito le sanzioni per chi (dai 50 anni in su) non dovesse rispettare l’obbligo vaccinale che è scattato il 1° febbraio scorso. Al 18 febbraio ancora non risultano arrivate le multe previste: a partire da 100 euro per chi non è in regola con l’obbligo vaccinale e da 600 euro fino a 1500 euro per chi, dal 15 febbraio, si dovesse presentare sul luogo di lavoro privo di green pass. Cosa sta succedendo? Ci sono alcuni fattori che stanno rallentando l’erogazione di queste misure: uno relativo al normale iter giuridico che solitamente si attiva nel caso di una sanzione contestata, l’altro relativo a un vulnus in sé dell’iter legislativo che mette in collegamento il Garante privacy e le multe.
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Garante privacy e multe: cosa succede in questi giorni
Se il cittadino dovesse ricevere una multa per il mancato rispetto dell’obbligo vaccinale, potrebbe presentare ricorso che, stando alle norme in vigore, potrebbe rallentare l’erogazione della sanzione di diversi mesi (260 giorni). Il problema è che non si tratta dell’unico ostacolo: quello più ostativo, al momento, sembra essere la mancanza della valutazione del Garante della Privacy sulla possibilità del ministero della Salute, l’ente che ha a disposizione i dati dei cittadini over 50 non vaccinati, di trasferire questo elenco all’Agenzia delle Entrate che dovrebbe – di conseguenza – comunicare le sanzioni ai cittadini stessi.
Su questo tema, Garante della Privacy, ministero della Salute e Sogei sarebbero ancora in una fase di discussione, come ha evidenziato il quotidiano Repubblica. Discussione che, evidentemente, era stata data per scontata in fase di approvazione della norma (o che ci si augurava potesse essere superata tra l’approvazione della norma – 8 gennaio – e l’inizio dell’obbligo – 1° febbraio). In ogni caso, anche se dovesse essere dato il via libera a questo passaggio, prima della sanzione vera e propria dovrebbe partire un avvertimento. Altro tempo che si perde. Secondo alcune stime, gli over 50 non vaccinati e potenzialmente sanzionabili sarebbero 1,4 milioni.