La circolare di Gallera che smentisce la protesta di Fontana
Il 2 novembre l'assessore ha parlato di livello 4 per l'organizzazione ospedaliera
06/11/2020 di Enzo Boldi
Da una parte lo «schiaffo alla Lombardia» citato da Attilio Fontana per protestare contro l’inserimento della Regione da lui amministrata nelle cosiddetta ‘zona rossa’ (quella in cui il virus circola con più velocità e dove il sistema sanitario ha superato il livello di rischio); dall’altra una circolare firmata lo scorso 2 novembre dall’Assessore alla Sanità (quattro giorni fa e 48 ore prima dell’ufficializzazione del nuovo dpcm con le misure restrittive differenziata per le varie aree del Paese) e inviata agli ospedali annunciando una nuova pianificazione per quel che riguarda l’organizzazione nei nosocomi meneghini e delle altre Province. Ed è così che Gallera smentisce Fontana e le sue proteste.
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Come riporta Il Fatto Quotidiano, questo è un estratto di quanto inviato da Giulio Gallera agli ospedali lombardi lunedì scorso, 2 novembre: «In considerazione della ulteriore crescita della curva dei contagi da virus Sars Cov 2 – si legge nelle circolare inviata dall’assessore alla Sanità e al Welfare della Regione Lombardia – si rende necessario dichiarare l’attivazione del livello 4 dell’organizzazione ospedaliera».
Gallera smentisce Fontana, la circolare inviata agli ospedali
Eppure nella giornata di giovedì 5 novembre Attilio Fontana aveva lanciato strali contro la decisione del Ministero della Salute, dicendo che la valutazione sulla Lombardia zona rossa fosse basata su dati vecchi. Eppure quanto scritto da Giulio Gallera agli ospedali mostra uno scenario preoccupante per la tenuta del sistema sanitario locale, già messo profondamente in crisi nel corso della prima ondata della pandemia, nei mesi di marzo e aprile.
Sospensione delle attività di ricovero programmato
«Le attuali proiezioni delle esigenze di offerta assistenziale ospedaliera fanno ritenere che tra 14 giorni il fabbisogno di posti letto per pazienti Covid risulti essere di circa 750-800 p.l. di TI, di circa 7.500- 8.000 p.l. per acuti (di cui circa il 15-20% con assistenza ventilatoria non invasiva), e di circa 1.500 p.l. di degenze sub acute e di comunità», si legge ancora nella circolare con cui Gallera smentisce Fontana. E la nota si concludeva con l’invito alla «immediata sospensione totale delle attività di ricovero programmato». Oltretutto occorre ricordare come da giorni l’Ordine dei medici di Milano e molti che operano nel settore ospedaliero, avevano sottolineato la gravità della situazione in Lombardia, con un sistema sotto pressione con il rischio di non poter più rispondere alle esigenze cliniche legate a questa seconda ondata.
(foto di copertina: da profilo Instagram di Giulio Gallera)