Gad Lerner risponde a Salvini: «Sul mio compenso mente e fa propaganda»

Gad Lerner risponde alle speculazioni fatte sul suo compenso in Rai dalle pagine di Repubblica. Il giornalista è stato attaccato da Matteo Salvini, che non ha gradito il ritorno di un suo programma condotto. «Lerner torna in Rai, e la controllerei io» aveva detto il vicepremier durante una diretta Facebook, rivolgendosi poi all’amministratore delegato Fabrizio Salini chiedendo «se il cambiamento passa da Lerner che trent’anni fa era in televisione ad attaccare la Lega». «Mi limiterò a chiedere quanto costa, quanto prende, con quanta gente viene a lavorare» aveva quindi annunciato Salvini, e Gad Lerner gli ha risposto a cifre tonde.

Gad Lerner risponde a Salvini: «Sul mio compenso mente e fa propaganda»

La Lega aveva parlato di circa 800mila euro per 5 puntate, di cui 250mila riservate solo a Gad Lerner e al suo staff, ma il giornalista dichiara con serenità che quelle cifre sono assolutamente inventate. «Il mio compenso assomma a 69mila euro lordi, che quindi diventano la metà, per quattro-cinque mesi di lavoro». Le cifre ufficiali che divulga Lerner sono ben lontane da quelle sbandierate dalla Lega. E proprio a Matteo Salvini Gad Lerner si rivolge rispondendo a Repubblica: «Capisco che nella sua mentalità la caccia debba continuare e lui debba mostrarsi in cerca di una preda» risponde il giornalista, «ma stavolta il suo bottino si rivelerà ben magro».

Gad Lerner, L’approdo sarà «un programma senza battibecchi»

Gad Lerner poi anticipa qualche dettaglio in più sul nuovo programma “L’approdo” che andrà in onda da lunedì su Rai 3. Il titolo del format è una citazione a «quella gloriosa trasmissione culturale della Rai che aveva nel comitato Riccardo Bacchelli, Carlo Bo, Emilio Cecchi, Roberto Longhi, Giuseppe Ungaretti», ma è anche un termine che nella quotidianità ha assunto un altro valore. “L’approdo” è richiamato anche nella scenografia: quella del relitto di una barca, «omaggio a un simbolo terribile della nostra Italia contemporanea». Il programma, almeno dalle premesse, sarà diverso dagli altri talk show, perché in studio non ci saranno politici. Quelli verranno incontrati all’esterno, m grazie ai servizi e ai collegamenti, ma Gad Lerner vuole una trasmissione «senza battibecchi ma con confronti civili tra persone che conoscono ciò di cui parlano. A suo modo, rivoluzionario no?»

(Credits immagine di copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

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