Nuovi focolai italiani causati dai giovani che tornano dall’estero e che «dovrebbero aver rispetto per gli altri»

L'epidemiologo dell'ISS Pezzotti rimprovera i giovani ricordando loro che dovrebbero avere più rispetto

10/08/2020 di Ilaria Roncone

I dati parlano chiaro e all’appello di Conte e di Speranza si aggiunge anche quello di Patrizio Pezzotti, epidemiologo dell’Istituto Superiore di Sanità. Gli ultimi nuovi focolai di coronavirus nel nostro paese sono stati causati da giovani di ritorno da Grecia, Croazia e Malta. L’età dei contagiati nel nostro paese è tornata a calare, assestandosi a 38 anni negli ultimi 30 giorni. Ad aumentare particolarmente sono stati i contagi nelle fasce 13-19 anni e 20-29 anni.

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Vacanze, movida e l’aumento dei contagi

I contagi in una settimana sono saliti da 300 a 400 tra i 20-29 anni e da 100 a 200 tra i 13-19 anni. Le ragioni vanno ricercate nel fatto che prima adolescenti e bambini fossero chiusi in casa senza poter andare nemmeno a scuola, quindi i contagi erano per lo più in famiglia. L’arrivo dell’estate e la possibilità di uscire e di spostarsi ha fatto sì che il numero di adolescenti contagiati salisse in tutto il mondo e – come stiamo vedendo in Italia – buona parte dei nuovi focolai dipende dal rientro di questi ragazzi dall’estero. Fuori dall’Italia, infatti, il virus circola di più e distanziamento sociale e mascherine non sono sempre obbligatori come nel nostro paese.

«Modalità di comportamento più a rischio e senza mascherina»

L’epidemiologo dell’ISS ha confermato: «Il trend di contagi tra i più giovani è in costante crescita dal mese di luglio e questo è un campanello d’allarme, anche in vista delle riapertura delle scuole». Le ragioni vanno ricercate nel fatto che «i ragazzi hanno una modalità di comportamento più a rischio, si abbracciano, ballano in discoteca, vanno in vacanza dimenticandosi la mascherina mentre oggi le persone più anziane si proteggono di più». Per i ragazzi che vanno in vacanza e si divertono il messaggio è chiaro: «Il punto è che anche questi giovani dovrebbero aver rispetto per gli altri: genitori, nonni, amici fragili seguendo le regole del distanziamento sociale e indossando le mascherine: in Italia non mancano le regole, ma non sempre sono rispettate».

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