Speranza ai giovani: «Ne stiamo vedendo di tutti i colori, state attenti: siete voi il principale veicolo di contagio»

L'età media di chi contrae il coronavirus si è abbassata il che vuol dire che sono i giovani il principale veicolo di contagio

07/08/2020 di Ilaria Roncone

Il messaggio di Speranza ai giovani arriva forte e chiaro: «Siete voi il principale veicolo di contagio, state attenti». In questi giorni, come abbiamo potuto vedere dai dati, i contagi sono in aumento e «la situazione è seria. È vero che l’Italia in questa fase sta meglio degli altri Paesi ma è pura illusione pensare che, mentre nel resto d’Europa il contagio riparte e già si parla di seconda ondata, noi possiamo restare tranquilli e beati dentro i nostri confini», ha dichiarato il ministro della Salute.

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«Discoteche, apericene, locali notturni affollati, assembramenti di ogni tipo»

«In questi giorni ne stiamo vedendo di tutti i colori: discoteche, apericene, locali notturni affollati, assembramenti di ogni tipo. Alle ragazze e ai ragazzi dico: state attenti, perché voi siete il veicolo principale del contagio in questo momento», ha dichiarato Speranza nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa. Che il virus continui a circolare in Italia è evidente: «La curva si sta alzando: la settimana scorsa eravamo arrivati in due giorni a quota 380, oggi abbiamo superato la soglia dei 400 casi», ha affermato in riferimento alla giornata di ieri. L’appello è sempre lo stesso: restare prudenti. «Noi abbiamo fatto e stiamo facendo ora tutto quello che è giusto fare, ma non ne siamo affatto fuori: la partita è in pieno corso» e «il rischio zero non esiste».

Speranza parla di «età media del contagio scesa a 40 anni»

Il ruolo fondamentale dei giovani nel veicolare il virus è chiaro, considerato il drastico abbassamento dell’età media delle persone che vengono trovate positive: «Oggi l’età media del contagio è scesa a 40 anni mentre solo due mesi fa era 60-65 anni. È chiaro quindi che i giovani sono un veicolo di contagio potenziale pericolosissimo, e non tanto per se stessi. Il vero rischio è che, tornati a casa dalla movida, possano contagiare i loro genitori o i loro nonni».

(Immagine copertina da Unsplash)

 

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