Non sarà il filtro “nudità” di Apple a salvare i minori dal sexting indesiderato

La nuova funzionalità era stata già introdotta negli Stati Uniti: tra qualche giorno sarà disponibile in Italia e in Spagna

09/11/2022 di Redazione

Il tentativo è stato già fatto negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Ma, come tutti gli strumenti opzionali, si annuncia soltanto come una precauzione in più che l’utente, poi, è libero di seguire o meno. Apple lancerà il suo filtro nudità su Messenger anche in Italia e Spagna: ma basterà a difendere i minori dal sexting selvaggio? Il meccanismo ha le sue vulnerabilità, esattamente come l’autodichiarazione dell’età al momento dell’iscrizione a una piattaforma di social networking.

LEGGI ANCHE > Anche quello che condividete con gli “amici stretti” su Instagram finisce su Telegram

Filtro nudità Apple, le motivazioni che possono permettere di aggirarlo

Come funziona il filtro nudità di Apple? Innanzitutto, può essere attivato da chi ha applicato la cosiddetta “condivisione in famiglia”, quello strumento dell’azienda di Cupertino che permette di gestire più dispositivi e di mettere in comune alcune tipologie di contenuto (come, ad esempio, i file musicali da ascoltare, i video, gli e-book). In questo modo, sul sistema di messaggistica di Apple sarà possibile attivare il filtro nudità, ovvero un blur che oscura delle foto che l’intelligenza artificiale ritiene non appropriati sotto questo punto di vista. Praticamente al minore verrà mostrata comunque l’immagine ricevuta, che – però – verrà semplicemente “appannata”, con la possibilità – sempre presente – di poterla visualizzare.

Insomma, l’utente viene solo avvisato che quel contenuto potrebbe essere potenzialmente dannoso per la sua sensibilità (questo soprattutto in casi di sexting tra minori e adulti o tra minori), ma potrebbe decidere in qualsiasi momento di rimuovere questo filtro e accedere al contenuto in questione. Una sorta di altolà platonico, che non risolve il problema alla radice.

Al momento del lancio di questa sperimentazione negli Stati Uniti, Apple aveva pensato di renderla automatica, facendo però successivamente marcia indietro. In ogni caso, ha conservato una particolare impostazione: quella di trovare applicazione anche senza che le immagini siano caricate sul server dell’azienda di Cupertino, in modo tale da renderle comunque anonime e inaccessibili. Se a questo si aggiunge il fatto che l’impostazione “condivisione famiglia” di Apple non impedirà l’applicazione del filtro nudità ad altre app di messaggistica installate sul dispositivo (WhatsApp, Telegram), si capisce benissimo come l’ambizione di combattere il sexting molesto da parte di Apple sia decisamente velleitaria. Un secchiello in cui contenere il mare.

Share this article
TAGS