Filippo Sensi dice che a sprecare di più è lo staff comunicazione guidato da Casalino

Spreconi e anche poco trasparenti. Sarebbero queste le accuse mosse allo staff della comunicazione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte da Filippo Sensi, ex numero uno delle relazioni esterne di Palazzo Chigi al tempo dei governi di Matteo Renzi e di Paolo Gentiloni. L’attuale parlamentare del Partito Democratico ha inviato una lettera di precisazione a Repubblica dopo che, nella giornata di ieri, una fonte anonima del Movimento 5 Stelle aveva detto che l’attuale squadra della comunicazione comportava costi di gran lunga inferiori rispetto alla gestione precedente.

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Filippo Sensi, l’attuale staff della comunicazione spende di più

Secondo Filippo Sensi, però, non è affatto così. «Mi corre l’obbligo di smentire i sedicenti risparmi di oggi – ha scritto Sensi -. Basta raffrontare il personale e gli incarichi dell’ufficio stampa del governo dal 2014 al 2018 rispetto a oggi e salta all’occhio che con il nuovo esecutivo sono stati moltiplicati i dirigenti e aumentati i costi del personale esterno alla dirigenza».

Filippo Sensi ha affermato che, nel corso della sua gestione, il personale esterno era composto da 10 unità, mentre oggi supererebbe le 15 unità, alcune delle quali anche con il ruolo di funzionario. Anche i dirigenti di prima fascia sarebbero aumentati: nel periodo 2014-2018 ce n’era uno solo, mentre oggi invece siamo già a quattro: «Parliamo di cifre – dice Sensi – tra i 100mila e i 200mila euro».

Filippo Sensi e la stoccata sulla poca trasparenza dello staff di Rocco Casalino

Infine, dall’ex portavoce di Palazzo Chigi arriva una stoccata anche sulla trasparenza degli uomini guidati da Rocco Casalino: «Chiunque potrebbe fare direttamente queste verifiche, ma purtroppo, a due mesi dall’insediamento, non c’è alcuna informazione, neanche la più basica, sul sito di Palazzo Chigi, in barba alla normativa sulla trasparenza della pubblica amministrazione».

 

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