Vittorio Feltri paragona i sindacati al Coronavirus

13/03/2020 di Enzo Boldi

Che le mobilitazioni sindacali non gli siano mai piaciute si è sempre saputo, come ribadito nell’incipit del suo editoriale su Libero quotidiano di venerdì 13 marzo 2020. Oggi, però, Vittorio Feltri usa un paragone alquanto discutibile in risposta agli scioperi annunciati ieri nelle fabbriche, con i lavoratori che protestano per l’apertura delle aziende nonostante in tutta Italia siano state prese decisioni di chiusura di molte attività per via dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus. E proprio su questo Feltri attacca sindacati.

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Il titolo dell’editoriale pubblicato su Libero quotidiano di venerdì 13 marzo è la sintesi del Feltri pensiero: «Sciopero? I sindacati pericolosi come il Covid». Un duro attacco dopo che ieri ci sono state numerose proteste in tutta Italia, al grido di «Non siamo carne da macello». Il direttore del giornale spiega che i sindacati non gli sono mai andati a genio e, nell’incipit, annuncia che questa sua presa di posizione è – ovviamente – offuscata da un pregiudizio innato.

Feltri attacca sindacati: “Sono come il Coronavirus”

«Ieri alcuni tribuni del popolazzo se ne sono usciti con questa brillante idea: se bisogna che gli italiani se ne stiano riparati in casa per ridurre al minimo i rischi di contagio, è necessario chiudano anche gli opifici che sfornano prodotti di vitale importanza – scrive Vittorio Feltri su Libero -. a. Se l’assurda proposta venisse accolta dal governo, va da sé che non solo si paralizzerebbe completamente il Paese, ma il popolo che non è morto a causa del virus morirebbe di inedia».

E contro Matteo Salvini

Insomma, Vittorio Feltri attacca sindacati. Ma nel fare questo contraddice anche la linea seguita negli ultimi giorni (e non da settimane) da Matteo Salvini che ieri ha ribadito la necessita di chiudere tutto. «Essi non tengono conto che i cittadini non si nutrono di aria bensì hanno l’urgenza di soddisfare alcune esigenze, tipo pranzare, bere, usufruire dellaluce elettricae roba simile. Se impedisci loro di appagarle poiché preferisci che ogni singolo individuo stia sul divano a grattarsi il ventre, in ossequio alle disposizioni velleitarie della cosiddetta triplice, non solo si ferma il mondo ma l’umanità va all’altro mondo».

(foto di copertina: da Fuori dal Coro, Rete 4 + Prima pagina di Libero quotidiano del 13 febbraio 2020)

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