Ristoranti in Campania, rivolta contro il protocollo “stellato” dello chef Esposito

Nelle ultime ore si è acceso un forte dibattito attorno alle misure annunciate dalla task force della ristorazione in Campania, in cui tra gli altri ci sono anche il pizzaiolo Gino Sorbillo e lo chef Gennaro Esposito. Una proposta molto dettagliata e minuziosa, che però ha trovato del malessere sui social da parte di tanti imprenditori che hanno definito il protocollo su misura per i “ristoranti stellati”. In pratica l’80% dei ristoranti avrebbe grandi difficoltà ad attuarlo.

Non solo per l’elevata distanza dei tavoli, ben due metri con una riduzione di oltre il 60% dei posti, ma anche un regime che è stato definito degno di un ospedale. Per andare a mangiare al ristorante in Campania bisognerà prima prenotare, inviare l’autocertificazione sull’appartenenza dei clienti allo stesso nucleo familiare, all’assenza di casi Covid-19 in famiglia e di contatti con positivi. Prima di entrare nel locale ai clienti sarà rilevata la temperatura, se superiore a 37,5 gradi centigradi saranno isolati e invitati a chiamare il medico curante. La rivolta però è totale.

Gennaro Primicerio della Pizzeria Primicerio di Villaricca: “Ci sono delle regole da seguire che ci penalizzano molto, questo è un protocollo che possono permettersi di attuare solo ristoranti stellati a mio avviso. Nel mio ristorante pizzeria rischiamo un grosso calo”. Un pensiero comunque a tanti altri ristoranti, come spiega il ristoratore Vincenzo Luongo del  Carpe Diem: “Chi ha deciso di membri di questa task force? Non si sta facendo l’interesse di tutti i ristoratori ma soltanto di pochi”.

L’associazione Tecnicamente Pizza nel Mondo di cui è presidente Marco Quintili e che raccoglie ristoranti in Italia e Europa tra gli iscritti ha stilato una proposta  in 10 punti che verrà inviata alla Campania e alla task force nazionale per la ristorazione quando questa verrà ufficializzata.

Protocollo di sicurezza linee base

1- Gel all’ingresso e al tavolo.
Misurazione temperatura obbligatoria.
2- mascherine e guanti per tutti i lavoratori del locale.
3- prenotazione obbligatoria anche preventiva tramite app per poter regolare afflusso clienti.
4- no servizio bancone
5- Tavoli separati con distanza di 1,5 metri tra le sedie e lateralmente tra un tavolo e l’altro di 2 metri.
6- No plexiglas frontale e laterale ai tavoli, ma solo alla cassa. Non possiamo andare a mangiare in delle gabbie, meglio mantenere la distanza con meno tavoli.

7- sanificazione del locale dopo il pranzo e al mattino alla riapertura. La sanificazione può avvenire anche pulendo le superfici con Amuchina spray tra un turno e l’altro la sera.
8- la distanza tra i tavoli dovrà essere quindi tra le sedie di 1,5 metri e lateralmente di 2 metri. Questo diminuirà la portata del locale, che dovrà avere un numero massimo di ingressi prestabilito che andrà comunicato alle autorità. Questo numero dovrà garantire le distanze di sicurezza.

9- tavoli massimo da 6 persone per permettere un maggiore controllo, no tavoli dispari con capotavola.

10- tra primo e secondo turno serale va igenizzato con amuchina spray il tavolo, si predilige l’utilizzo di tovaglioli e posate monouso tranne che per ristoranti particolari in cui le posate debbono essere in metallo (carne, ect).

 

 

 

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