L’educazione digitale passa da un e-book: “Fake News” da una collaborazione con Virgilio Scuola

Giornalettismo ha contribuito alla realizzazione di un e-book in cui si parla di disinformazione (in chiave digitale). Anche attraverso l'intelligenza artificiale

19/03/2024 di Redazione Giornalettismo

Il disordine informativo è uno dei molteplici lati oscuri della rete. I social, che hanno avuto il merito storico di unire persone distanti all’interno di un ecosistema digitale, sono uno degli strumenti più utilizzati per diffondere bufale e false narrazioni. Ma l’utente medio ha gli strumenti per riconoscere le fake news e starne alla larga? Il paradigma è di difficile risoluzione. Perché se da una parte le nuove generazioni sono tecnicamente “native digitali” e hanno nella loro faretra culturale ed esperenziale molte frecce da utilizzare e scudi per difendersi, dall’altra parte c’è un’enorme platea di utenti che – ancora oggi – cade nei tranelli della rete.

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Ed è con questo spirito, unito alla necessità di ordinare una delle mille sfaccettature dell’educazione digitale, che è nata la collaborazione tra la piattaforma di e-learning Virgilio Scuola e Giornalettismo. Un impegno comune sfociato nella realizzazione di un e-book dal titolo emblematico: “Fake News“. Tra le pagine di questo libro digitale, potete trovare una serie di informazioni indispensabili per navigare in internet senza rischiare di cadere nelle trappole della disinformazione (ma anche della decontestualizzazione e della sovrainformazione) o, almeno, per riuscire a capire quali sono i campanelli d’allarme che dovrebbero far capire se l’informazione che stiamo leggendo sia reale o frutto di una manipolazione.

Fake News, l’e-book di Virgilio Scuola con Giornalettismo

Noi abbiamo contribuito con alcuni spunti legati all’era dell’informazione online e sull’importanza – per il mondo del giornalismo – di attingere da fonti attendibili e sicure. Abbiamo preso in esame alcuni dei casi più emblematici circolati in rete nel corso degli ultimi anni, ponendo l’accento sulle strategie di debunking utilizzate per smentire le bufale diventate virali sui social e condivise, senza le accurate verifiche (in alcuni casi potremmo dire “senza verifiche”) anche sulle principali testate giornalistiche italiane. Avete presente la storia di Gubbio? Ecco, quanto accaduto all’epoca è forse la migliore palestra per analizzare quel che un giornalista e una redazione non dovrebbe mai fare.

E nelle sfide del futuro, c’è sicuramente anche l’intelligenza artificiale. Muoversi tra deepfake e manipolazioni di video e testi rischia di diventare sempre più difficile, con la strada che si stringe sempre di più verso una carreggiata unica, rischiando di provocare più di un incidente. E l’ecosistema informativo rischia di essere la vittima eccellente di questo piano imperfetto. Per esempio, affidarsi ai chatbot conversazionali per trovare notizie e approfondimenti rischia di far pubblicare informazioni sbagliate, non inerenti e, in alcuni casi, completamente false. Per questo motivo l’e-book che Virgilio Scuola ha realizzato in collaborazione con Giornalettismo si rivela uno strumento utile per mettere nel proprio bagaglio alcuni aspetti fondamentali per ripristinare l’ordine nel disordine informativo.

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