È bastata una denuncia respinta per far volare Facebook sopra il trilione di dollari

Lunedì un giudice americano ha dichiarato insufficienti le richieste avanzate dall'Antitrust americana contro il social. E le azioni sono salite del 4%

29/06/2021 di Enzo Boldi

Il tema dell’essere dominanti sul mercato è uno di quegli aspetti al centro del dibattito globale sui Big Tech. Nei giorni scorsi, solo per fare un esempio, la Commissione Giustizia della Camera americana ha ospitato un panel che aveva come argomento principale quello di proporre alcuni paletti da inserire in future e futuribili normative per evitare la creazione di nuovi monopoli. La strada, al momento – sempre in attesa di una Web Tax -, sembra essere molto lunga e, non a caso, un giudice statunitense ha respinto, nella giornata di ieri, una denuncia presentata dai rappresentanti dell’Antitrust federali e statali nei confronti di Facebook. La decisione del tribunale ha poi portato alla crescita delle contrattazioni in Borsa e il titolo dell’azienda di Menlo Park è salito del 4%, facendo crescere il valore azionario totale a oltre un trilione di dollari.

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L’Antitrust a Stelle e Strisce aveva raccolto una serie di documenti in cui si denunciava la posizione dominante sul mercato da parte dell’azienda di Mark Zuckerberg. In particolare si chiedeva di obbligare Facebook a vendere le altre due piattaforme acquistate nel corso degli anni ed entrate a far parte della vasta (e remunerativa) azienda di Menlo Park: Instagram (acquistato nell’aprile del 2012 per circa 1 miliardo di dollari) e Whatsapp (acquisito nel febbraio del 2014 per la cifra monstre – e record – di oltre 19 miliardi di dollari, suddivisi tra cash, azioni e quote limitate destinate ai fondatori dell’app di messaggistica istantanea).

Facebook vola in borsa e ora vale oltre un trilione di dollari

Come spiega la Reuters, il giudice della Corte distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto di Columbia, James Boasberg, ha spiegato – nella sua sentenza – come la Federal Trade Commission (FTC) non sia stata in grado di presentare una documentazione sufficiente a dimostrare il monopolio di Facebook sul mercato. Ma questo è solo il primo passo: «Sebbene il tribunale non sia d’accordo con tutte le affermazioni di Facebook, alla fine concorda sul fatto che la denuncia dell’agenzia è legalmente insufficiente e quindi deve essere respinta», si legge nella sentenza. E, ora, la FTC avrà tempo fino al 29 luglio per presentare una nuova denuncia con una documentazione più precisa e approfondita.

Too late

Insomma, il tribunale ha spiegato che le criticità ci sono, ma occorre un maggior approfondimento per procedere con un’eventuale sanzione nei confronti dell’azienda di Menlo Park. L’altro aspetto della denuncia – ovvero quello che riguarda l’acquisizione di Instagram e di Whatsapp -, invece, è destinato a finire nel cestino dei rifiuti. Il giudice, infatti, ha sottolineato come questa richiesta di verifica (compresa la mozione per chiedere la vendita dei due social) sia arrivata troppo tempo dopo le operazioni d’acquisto (rispettivamente nel 2012 e nel 2014). Questo ultimo aspetto, dunque, rimarrà fuori da un’eventuale richiesta di nuovo procedimento. Ma tanto è bastato per far crescere la capitalizzazione di mercato del titolo di Facebook che con il +4% toccato ieri ha superato quota 1 trilione di dollari.

(foto di copertina: da Canva)

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