La scalata di Elon Musk come uomo più ricco e il ruolo della pandemia sui guadagni di Big Tech

Ma la classifica stilata da Bloomberg ci dice molto anche dell'attuale stato di salute dei magnati delle Big Tech

02/01/2022 di Gianmichele Laino

Ordini di grandezza che non riusciamo nemmeno a immaginare. L’indice di Bloomberg sulla distribuzione della ricchezza a livello planetario evidenzia ancora una volta come la pandemia non abbia fatto altro che aumentare le divergenze e creare un boost ai magnati delle Big Tech, che hanno incrementato i loro patrimoni nonostante molti settori dell’economia siano stati travolti dalle difficoltà in questi due anni di coronavirus. Il settore del digitale, tuttavia, non si è mai fermato e i suoi principali operatori hanno ottenuto delle conseguenze importanti da questo. Secondo l’indice di Bloomberg, ad avere un fortissimo incremento del proprio patrimonio personale è stato Elon Musk che, per distacco, viene descritto come l’uomo più ricco.

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Elon Musk uomo più ricco, l’indice di Bloomberg

L’incremento del 75% del valore di Tesla nell’ultimo anno ha permesso a Elon Musk di scalzare Jeff Bezos dalla vetta della classifica degli uomini più ricchi del pianeta. Il suo patrimonio di 273,5 miliardi di dollari è comparabile, secondo Bloomberg, soltanto ai valori che caratterizzavano le proprietà del miliardario di inizio Novecento John D. Rockefeller. Il distacco con Jeff Bezos è evidente: l’ex CEO di Amazon, che quest’anno ha passato la mano, ha visto l’azienda che ha fondato crescere soltanto del 2% negli ultimi 12 mesi. Il secondo posto (194,2 miliardi) significa un gap davvero importante rispetto all’uomo del momento.

In generale, nella classifica dei primi 10 uomini con il patrimonio più ricco stilata da Bloomberg, si può notare come ai primi 7 posti ci siano ben 6 uomini d’affari che hanno legato le proprie ricchezze al progresso digitale e tecnologico (fa eccezione il numero tre del mondo, Bernard Arnault, titolare della casa di moda di lusso LVMH). Scontata, dunque, l’importanza di Big Tech nella distribuzione della ricchezza a livello planetario, soprattutto in questa fase di fortissima oscillazione del mercato, causata dalla pandemia di coronavirus.

Lo stato di salute delle altre Big Tech

Il digitale è andato avanti, inesorabilmente, accumulando guadagni e fortune. E contribuendo a scavare un solco – ancora una volta – tra i cosiddetti super ricchi e il resto del mondo: i pochi uomini più ricchi del pianeta continuano ad avere fortune superiori rispetto al prodotto interno lordo di quasi tutti i Paesi del mondo, fatta eccezione per gli Stati Uniti e per la Cina. La classifica stilata da Bloomberg, nel generico segno più che ha caratterizzato tutti i primi patrimoni mondiali, fa capire in ogni caso che ci sono state delle aziende che hanno performato meglio di altre. Il patrimonio dei due fondatori di Google – Larry Page e Sergey Brin -, ad esempio, è cresciuto percentualmente in misura maggiore rispetto a quello di Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook (ora Meta) che nell’ultima parte del 2021 ha dovuto affrontare le montagne russe per le accuse rivolte ai principi etici della sua compagnia.

foto IPP/imagostock – Cape Canaveral

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