Elon Musk prima twitta (e cancella) un link a un sito che pubblica fake news e poi se la prende con il NY Times

Il link in questione riguardava una teoria complottista sull'aggressione subita dal marito della speaker del Congresso Nancy Pelosi

31/10/2022 di Redazione

Un inizio col bot. Elon Musk è da pochissimo proprietario di Twitter e ha già commesso il primo scivolone nel suo nuovo ruolo. Nel commentare la notizia dell’aggressione al marito della speaker del Congresso Nancy Pelosi, ha infatti condiviso il link fake di un sito notoriamente conosciuto per i suoi complotti. In questo link, ovviamente, si metteva in dubbio la ricostruzione ufficiale dei fatti e si offriva il fianco a una serie di teorie per le quali l’aggressione era stata studiata a tavolino. Dopo una breve permanenza sul suo seguitissimo account, il link è stato rimosso. Non prima di aver sollevato una preoccupazione indignata da parte della stampa di mezzo mondo sulle nuove policies sulla disinformazione che Twitter avrà in seguito all’avvicendamento alla proprietà.

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Elon Musk e il link fake condiviso su Twitter a proposito di Nancy Pelosi

Il sito in questione promosso dal tweet di Musk si chiama Santa Monica Observer ed è etichettato dai fact-checkers indipendenti di mezzo mondo come portale poco affidabile e tendenzialmente complottista. Per intenderci, si tratta del medesimo sito che parlò di una possibile sostituzione di persona legata alla stessa speaker della Camera Nancy Pelosi. Musk ha eliminato il tweet, ma gli altri giornali hanno subito notato questa sua risposta relativa al caso di cronaca che ha coinvolto la famiglia dell’esponente democratica.

E, per tutta risposta, Musk non ha fatto altro che attaccare. Il NY Times aveva dedicato un approfondimento a questa vicenda nelle scorse ore. Il proprietario di Twitter ha fatto uno screenshot del titolo dell’articolo e lo ha bollato come fake news «perché non aveva condiviso nessun link del NY Times».

Insomma, non soltanto ha commesso una leggerezza pubblicando un link complottista, ma ha anche contribuito a gettare discredito su una delle fonti più attendibili, dal punto di vista internazionale, del giornalismo. Saranno tempi duri per il social network che ha appena acquistato.

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