Elon Musk ha comprato definitivamente Twitter (e ha subito licenziato il CEO)
Il primo atto del nuovo proprietario del social network è stato quello di tagliare i top manager, dopo aver assicurato che non licenzierà il 75% del personale
28/10/2022 di Redazione
È iniziata l’era di Elon Musk come proprietario di Twitter. L’acquisto da 44 miliardi di dollari era previsto entro il 28 ottobre, in base a quanto stabilito dal tribunale che stava curando la querelle legale che era sorta tra Musk e la società, dopo il primo tentativo di acquisizione e dopo la marcia indietro dello stesso miliardario di Tesla. Nella giornata di ieri, il closing era stato anticipato dalla visita di Musk al quartier generale della compagnia. Adesso, la vicenda iniziata alla fine di aprile 2022 può dirsi definitivamente conclusa. Elon Musk ha comprato Twitter. Il suo primo atto è stato quello di mandare a casa quattro top manager dell’azienda, tra cui il CEO Parag Agrawal, che aveva sostituito Jack Dorsey.
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Elon Musk ha comprato Twitter e ha licenziato il CEO
Oltre ad Agrawal, a fare le valigie sono stati il chief financial officer Ned Segal, il responsabile degli affari legali e della ‘policy’ Vijaya Gadde, e il general counsel Sean Edgett. Stipendi milionari, ovviamente, su cui Musk ha voluto risparmiare. L’altra strada – che aveva individuato quando la trattativa con Twitter era ancora in piedi – era quella di licenziare il 75% del personale; ipotesi che però è tramontata – con smentite ufficiali – proprio negli ultimi giorni, quelli immediatamente precedenti all’acquisizione del social network.
the bird is freed
— Elon Musk (@elonmusk) October 28, 2022
«L’uccello è libero» – ha scritto Elon Musk, riferendosi alla storica icona di Twitter. Da adesso in poi, cambierà completamente il modo di intendere questa piattaforma da parte del team di Musk: i primi problemi, con ogni probabilità, a essere messi sul campo saranno quello dell’identificazione degli utenti, dell’eliminazione dei bot e di un allargamento delle maglie per quanto riguarda la moderazione dei contenuti, con possibili ritorni eccellenti (potrebbe essere revocato, ad esempio, il ban permanente dalla piattaforma a Donald Trump).
Non è mancata nemmeno la nota di colore. A San Francisco, dove ha sede il quartier generale di Twitter, a quanto pare uno dei dirigenti licenziati da Elon Musk è stato scortato fuori, dopo la comunicazione dell’interruzione del rapporto di lavoro. Questo, ovviamente, per far capire che aria tira. E che non bastano 44 sonanti miliardi di dollari per assicurare stabilità a un’azienda.