Elly Schlein è la candidata più votata nella storia delle elezioni in Emilia-Romagna

Elly Schlein non è mai una sorpresa. Per questo motivo la sua candidatura alle elezioni regionali in Emilia-Romagna era stata salutata con interesse da parte degli addetti ai lavori. Con la sua lista Emilia-Romagna Coraggiosa, l’ex europarlamentare aveva deciso di rivolgersi alla componente femminista ed ecologista della regione, in appoggio al candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini. La sua campagna elettorale ha messo in fila un successo dietro l’altro. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato il confronto cercato e voluto con Matteo Salvini, il leader della Lega, onnipresente al fianco (ma spesso anche come uomo solo al comando) della candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni. Elly Schlein ha costruito passo dopo passo il suo successo che l’ha portata a ottenere la bellezza di 22.098 voti, ripartiti tra le province di Bologna, Reggio Emilia e Ferrara.

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Elly Schlein, la candidata più votata di sempre in Emilia-Romagna

Con questo dato, non solo Elly Schlein è stata la candidata più votata in Emilia-Romagna nelle elezioni regionali del 2020, ma è stata la candidata più votata nell’intera storia delle elezioni regionali in Emilia-Romagna, se si eccettuano – ovviamente – i candidati alla presidenza dal 1970 a oggi.

Il dato è stato riportato da un gruppo di analisti dei dati della Gazzetta di Reggio, ma è agevolmente verificabile attraverso il sito della regione Emilia-Romagna che ha a disposizione un archivio (open data) sullo storico dei risultati delle elezioni regionali. Sembrano lontanissimi i tempi in cui singoli candidati riuscivano a ottenere risultati a cinque cifre.

Prima di Elly Schlein, i politici con più preferenze

Curiosamente, nella rossa Emilia-Romagna, erano sempre i candidati della Democrazia Cristiana a raggiungere i successi personali più clamorosi. Si pensi a Ermanno Gorrieri nel 1970 che, nella provincia di Modena, riuscì ad accumulare 18.050 voti. Risultati di livello furono anche quelli toccati da Virginangelo Marabini nel 1985 (in provincia di Bologna, sempre per la DC, riuscì a ottenere 15.888 voti) o da Pierluigi Castagnetti che, quasi scientificamente, è stato in grado di ripetere pressoché lo stesso dato (intorno alle 13.200 preferenze) in tre elezioni consecutive dal 1975 al 1985.

Con i nuovi partiti e il superamento del vecchio schema da prima repubblica, avvicinarsi a quota 20mila è stato praticamente impossibile per chiunque. Il traguardo è stato raggiunto da Elly Schlein, grazie alla sua candidatura a Bologna, Modena e Ferrara. Nel capoluogo emiliano è riuscita a toccare quota 15.975 preferenze, a Modena sono stati 3.896 gli elettori che hanno barrato la sua casella sulla scheda elettorale, mentre è riuscita a sfondare anche nella provincia ferrarese, lì dove la Lega è andata meglio. Nel collegio estense, Elly Schlein ha comunque abbattuto quota 2000 (2227).

«Con un simbolo nuovo e un mese di campagna elettorale, la nostra lista ottiene il 3,8% dei consensi, con una punta dell’8,73% a Bologna città» – ha scritto in un post in cui traspare la sua gratitudine per quanto avvenuto il 26 gennaio.

Nei giorni scorsi, sono state tantissime le manifestazioni d’affetto di semplici elettori nei suoi confronti. Il risultato è stato addirittura oltre ogni aspettativa. Il segnale evidente che la proposta ecologista e femminista, la competenza e il legame empatico che Elly Schlein è riuscita a stabilire con i suoi elettori hanno fatto centro in una campagna elettorale che, da altri schieramenti, è stata basata esclusivamente sullo slogan vuoto, sull’aggressività e sulla sistematica demonizzazione dell’avversario. Un’altra strada (Coraggiosa, appunto) per fare politica.

FOTO dagli account social di Elly Schlein

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