Il minuto di silenzio di Matteo Salvini dopo la domanda di Elly Schlein sul regolamento di Dublino
21/01/2020 di Gianmichele Laino
Cosa hanno in comune Elly Schlein e Matteo Salvini? In verità molto poco, se non fosse per il fatto di aver condiviso l’esperienza di europarlamentare a Bruxelles. Elly Schlein, ora candidata in Emilia-Romagna con la lista «Coraggiosa» il movimento ecologista, progressista, femminista in appoggio a Stefano Bonaccini, ha incontrato il leader della Lega in campagna elettorale nella sua regione per fargli una domanda da ex collega.
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Schlein-Salvini, il confronto improvvisato in Emilia-Romagna
Era una domanda che la Schlein avrebbe voluto fargli da diverso tempo, ma che – a quanto pare – non ha mai avuto modo di rivolgergli. La rappresentante di Emilia-Romagna Coraggiosa, infatti, gli ha chiesto per quale motivo, quando Matteo Salvini era ministro dell’Interno, non ha mai partecipato alle riunioni importanti per la modifica del regolamento di Dublino sulla gestione dell’immigrazione.
Finalmente, dopo anni che faccio la stessa domanda a Salvini senza risposte, ieri sera gliel’ho fatta in faccia. Perché a Bruxelles non siete mai venuti alle 22 riunioni di negoziato sulla riforma migratoria più importante per l’Italia?
Giudicate voi la risposta. @CoraggiosaEr pic.twitter.com/0nH3UZDDHA— elly schlein (@ellyesse) January 21, 2020
«Ciao Matteo, sono stata tua collega al parlamento europeo: te lo ricordi?». Probabilmente, avendo già individuato un potenziale pericolo, Salvini cerca di prendere tempo: «Ma certo! Elly! Aspetta un secondo». Il video girato dai sostenitori di Emilia-Romagna Coraggiosa mostra il leader della Lega intento ad armeggiare con il telefono cellulare.
Schlein-Salvini, il minuto di silenzio sul trattato di Dublino
In realtà, più che un secondo passa oltre un minuto. C’è anche un apposito contatore-timer a corredo del video per monitorare la pausa che Salvini si è preso prima di rispondere con un vago: «Io ero presente alle riunioni che contavano». Una risposta evasiva, che non poteva affatto essere considerata soddisfacente, soprattutto in virtù di tutta questa attesa e delle argomentazioni addotte dalla stessa Elly Schlein.
«Perché a Bruxelles non siete mai venuti alle 22 riunioni di negoziato sulla riforma migratoria più importante per l’Italia? Fontana (Lorenzo, ex ministro della Famiglia, ndr) era in commissione con me e non è mai venuto. Capisco fare i tweet abbaiando contro l’Europa che non fa mai abbastanza, ma le norme si cambiano ai tavoli». Parole al vento, quelle di Elly Schlein, visto che Matteo Salvini si gira e se ne va, senza neanche salutare. Resta solo il video, unica testimonianza della fuga dell’ex ministro di fronte alle domande sul merito delle questioni sulle quali ama fare propaganda.