Salvini dice che non si insegnerà l’educazione civica quest’anno per fare un torto a lui

12/09/2019 di Enzo Boldi

Un po’ di insano vittimismo per ottenere una pacca sulla spalla via social, stravolgendo la realtà e non assumendosi le proprie responsabilità. Dopo aver dato la colpa, erroneamente, al nuovo governo per aver fermato la legge regionale del Friuli Venezia Giulia, ora è tempo di strumentalizzare il rinvio dell’entrata in vigore dell’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole. Abbiamo già spiegato nei giorni scorsi i motivi che hanno portato a un rinvio all’anno scolastico 2020/2021. Motivazioni che anche un ex ministro dovrebbe conoscere dato che proprio la crisi di governo provocata da lui ha portato a non pubblicare il provvedimento nella Gazzetta Ufficiale entro il 16 agosto scorso. Il protagonista di questa vicenda non poteva che essere Matteo Salvini.

Ripercorriamo le tappe di questa vicenda con dettagli che anche lo stesso leader della Lega dovrebbe conoscere bene (o almeno si spera per via della sua esperienza politica che va avanti ininterrottamente dal 1993). Il primo agosto 2019 il Senato ha approvato in via definitiva la legge che ripristina l’insegnamento dell’educazione civica nelle storie (non come materia, ma come insegnamento trasversale ma con voto in pagella). Per diventare effettiva, però, doveva esse pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, cosa non accaduta entro il 16 agosto, data limite per consentire l’entrata in vigore entro il 1° settembre (e dare tempo per l’organizzazione all’interno dei vari istituti).

La crisi di governo e lo stop all’educazione civica

Peccato che tutto questo non è avvenuto secondo il calendario perché lo stesso Matteo Salvini ha provocato la crisi di governo, con tanto di sfiducia a Giuseppe Conte, bloccando qualsiasi operatività del vecchio Esecutivo. Ma ora attacca la maggioranza attuale con la solita sindrome da Calimero.

Salvini e il vittimismo da Calimero

E anche ieri, mercoledì 11 settembre, siamo tornati a occuparci del rinvio dell’educazione civica nelle scuole, spiegando come la decisione del Consiglio Superiore d’Istruzione – che viene anche citato nell’articolo condiviso dal segretario del Carrocio che, forse, si è fermato solo al titolo – non potesse che prevedere un rimando al prossimo anno scolastico proprio a causa del tempo scaduto per organizzare gli insegnamenti. Ma sui social di Matteo Salvini si dà sempre la colpa agli altri. Ma, spesso e volentieri, le responsabilità sono proprio del leader della Lega. Che non è come Calimero, come invece vuole far credere.

(foto di copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

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