Salvini attacca il governo per aver impugnato la legge in Friuli, ma l’iter è stato avviato da una leghista

06/09/2019 di Enzo Boldi

Da qualche settimana a questa parte Matteo Salvini sembra essere affetto dalla sindrome di Calimero, quella che ti porta a vedere complotti contro sé stessi ovunque e in qualsiasi situazione. Ed ecco che il fatto che il governo giallorosso, come primo atto, abbia impugnato la legge regionale del Friuli Venezia Giulia perché valutata fortemente discriminatoria, diventa l’occasione per fare del sano vittimismo per rimpolpare una campagna elettorale già ripartita con vista sulle prossime Regionali. L’ex ministro dell’Interno, però, forse non sa (od omette) che l’iter per bloccare il tutto è stato avviato da una leghista: l’ex ministra per gli Affari Regionali Erika Stefani.

Facciamo un piccolo passo indietro. Era lo scorso 22 luglio quando l’Asgi (Associazione studi giuridici sull’immigrazione) aveva inviato al governo – il Conte 1 – una lettera in cui si chiedeva l’avvio di un’istruttoria per valutare la legger regionale del Friuli Venezia Giulia. La missiva è stata inviata alla Presidenza del Consiglio (come da prassi) e al ministero per gli Affari Regionali, presieduto fino al 4 settembre dalla leghista Erika Stefani. E proprio la sua autorizzazione aveva dato il via all’iter che, poi, ha permesso al suo successore, il dem Francesco Boccia, di impugnare quella legge.

Il Friuli e la legge impugnata per merito della Lega

Insomma, Salvini attacca il governo per una legge impugnata, ma l’iter e l’istruttoria affinché tutto questo potesse avvenire porta il marchio del Carroccio. Era il 22 luglio (come racconta Il Fatto Quotidiano), come detto, pochi giorni prima dell’Apocalisse sul governo tra Movimento 5 Stelle e Lega. L’8 agosto, infatti, si consumò la crisi proprio per colpa (o merito) del segretario Matteo Salvini che decise di rompere l’alleanza.

Ancora un autogol leghista

Un fatto che ha provocato, come ovvio, una frenata nell’iter che, però, era stato già avviato proprio da uno dei ministeri con a capo la Lega. Ora, invece, Matteo Salvini accusa il governo di aver voluto impugnare la legge regionale del Friuli Venezia Giulia solo per fare un torto a lui. E, facendo questo, si penalizzano gli italiani. Ma l’ex ministro, ora solo senatore, non ha fatto i conti con l’oste che aveva in casa e che aveva stappato l’iter che ha permesso a Boccia di bloccare il tutto.

(foto di copertina: ANSA/ALANEWS)

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