Edoardo Sylos Labini: il marito di Luna Berlusconi al vertice di Forza Italia

Marco Cremonesi sul Corriere della Sera intervista oggi Edoardo Sylos Labini, attore di “Vivere” e marito di Luna Berlusconi, figlia di Paolo che è fratello di Silvio. Una Dynasty, praticamente, soltanto che si parla di politica e non di telenovelas e affini. Sylos Labini racconta come è andata la storia della sua cooptazione:

Sua moglie che cosa ha detto?
«Si è un po’ preoccupata. Negli ultimi vent’anni ha capito assai bene che cosa significano il pregiudizio e anche la cattiveria. E, devo dire, l’ho capito anch’io».
Come mai Berlusconi ha suscitato sempre reazioni così animose?
«Una democrazia che nasce con i cadaveri appesi a testa in giù, nasce nell’odio. Io spero che la pacificazione finalmente arrivi. Ma c’è sempre il doppio peso: pensi se ci fossero stati tre governi di centrodestra non eletti. Ci sarebbero le molotov per le strade… ».
È la prima volta che lei si impegna in politica?
«Sì. Anche se io da tanti anni faccio una battaglia politica culturale in un’area precisa. Lo sdoganamento di personalità come Marinetti, Italo Balbo e, ora, Gabriele D’Annunzio».

edoardo sylos labini luna berlusconi 1

Intanto ieri Raffaele Fitto ha annunciato la sua candidatura alle Europee, ma qualcuno non è del tutto d’accordo:

Berlusconi ovviamente non vuole. Teme che il via libera dato al singolo trasformi la composizione delle liste in una guerra di tutti contro tutti, e le Europee in una gigantesca tornata di primarie di Forza Italia. Di vie d’uscita ce ne sono poche. Una, in particolare. Il Cavaliere potrebbe dare il disco verde alla candidatura per le Europee solo agli «onorevoli» che eventualmente si dimetteranno prima dal Parlamento italiano. «E non basterebbe», come spiega una fonte molto vicina all’ex premier, «il semplice annuncio delle dimissioni. Dovrebbero essere operative prima della chiusura delle liste». E, quindi, già approvate dal ramo parlamentare d’appartenenza di tutti quelli che vorranno sedersi alla roulette elettorale del 25 maggio.

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