Travaglio: «La combriccola dei falliti sui social dice che ho offeso la memoria dei genitori di Draghi»

L'editoriale del direttore del Fatto Quotidiano torna sulla polemica politica del giorno, dopo il suo intervento alla festa di Articolo Uno

27/07/2021 di Redazione

Il direttore del Fatto Quotidiano torna sulla polemica politica del giorno. Nell’editoriale Travaglio risponde a tutti coloro che, sui social network, lo avevano accusato di aver offeso con le sue parole la famiglia del presidente del Consiglio Mario Draghi. Nel corso della festa di Articolo Uno, il partito del ministro della Salute Roberto Speranza, Travaglio aveva detto che il presidente del Consiglio, rispetto ai precedenti ministri del Conte 2, è un «figlio di papà», esperto sicuramente di finanza perché ha svolto bene il suo ruolo di banchiere ma che, testuale, «non capisce un cazzo di giustizia, sanità e vaccini». Ne è seguita una aspra polemica sui social network, con conseguente presa di posizione da parte di politici che non la pensano esattamente come il direttore del Fatto Quotidiano: da Azione a Italia Viva, infatti, sono state molte e articolate le critiche alle parole di Travaglio.

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Editoriale Travaglio in risposta alle polemiche su Draghi

Nel suo editoriale Travaglio parla di come si sono amplificate le polemiche e passa sopra, come uno schiacciasassi, a tutti coloro che utilizzano i social network per comunicare. L’ampia cassa di risonanza alle sue parole, infatti, è stato proprio Twitter grazie a un account inizialmente con 170 followers (che nella sola giornata di ieri sono diventati 1209) che ha condiviso il video dell’intervento di Travaglio, che non era stato colto da nessun altro canale ufficiale, fino a quel momento.

E allora, eccola la feroce critica ai social network sui cui poi si è sviluppato il dibattito: «La consueta combriccola – scrive Travaglio – di spostati, falliti e leccapiedi che bivacca sui social ne ha dedotto che ho offeso la memoria dei suoi genitori prematuramente scomparsi».

Travaglio ha poi spiegato perché, secondo lui, Draghi non avrebbe le competenze in termini di giustizia e di sanità: elenca alcuni suoi presunti errori sulla riforma Cartabia e sulla comunicazione a proposito di AstraZeneca, della vaccinazione eterologa e del tentativo di convincere i no-vax «chiamandoli assassini». La chiusura dell’articolo, lungi dal voler mettere un punto alla polemica, sembra essere costruita apposta per alimentarla: «Mi sono ricreduto: Egli è onnisciente e, a dispetto della biografia, non è nato ai Parioli, ma a Betlemme, in una mangiatoia».

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