Come è diventato virale il video di Travaglio che dice che «Draghi è un figlio di papà»
Le dinamiche social di una condivisione che sta facendo notizia e sta condizionando l'agenda politica giornaliera
26/07/2021 di Redazione
L’agenda politica della giornata odierna è fortemente condizionata da un video che riguarda alcune dichiarazioni di Marco Travaglio su Draghi e che è diventato virale su Twitter nella giornata di ieri. Nel corso del suo intervento alla festa di Articolo Uno-Mdp (il partito di riferimento del ministro della Salute Roberto Speranza), il direttore del Fatto Quotidiano ha rilasciato la seguente dichiarazione sul presidente del Consiglio: «Hanno messo al posto del Conte 2 l’esatta antitesi: un figlio di papà, un curriculum ambulante, uno che visto che ha fatto bene il banchiere europeo, ci hanno raccontato che è competente anche di sanità, di giustizia, di vaccinazioni. Mentre, mi dispiace dirlo, non capisce un cazzo né di giustizia, né di sociale, né di sanità. Capisce di finanza, ma non esiste l’onniscenza».
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Travaglio su Draghi e la diffusione su Twitter del suo video
Il video delle dichiarazioni di Travaglio su Draghi non è diventato virale a causa di una condivisione “ufficiale” (magari da parte dell’organizzazione della Festa di Articolo Uno o dai social network del Fatto Quotidiano). Le parole del giornalista sono state tagliate da un utente di Twitter, Vincenzo Manzo, circa un’ora dopo l’intervento di Travaglio sul palco.
Stasera alla festa di @articoloUnoMDP, Marco Travaglio ha definito Mario Draghi: “figlio di papà che non capisce un cazzo”. Ecco Mario Draghi il nostro Presidente del Consiglio è rimasto orfano all’età di 14 anni. Lo stato del giornalismo italiano #Travaglio #vergogna pic.twitter.com/UWA9mCJ6MQ
— Vincenzo Manzo (@Vincenzo_Man) July 25, 2021
L’utente in questione non è propriamente un influencer, dal momento che ha 180 followers su Twitter. In ogni caso, il suo video ha avuto un’ampia cassa di risonanza, arrivando a totalizzare quasi 200mila visualizzazioni e ottenendo un numero di interazioni altissimo rispetto alla media di quelle che normalmente raggiunge in timeline. La dinamica è stata osservata anche da Chiara Geloni, che dialogava con Marco Travaglio sul palco della festa di Articolo Uno.
Si tratta di una dinamica che, al netto delle simpatie politiche dell’utente che ha contribuito a puntare l’attenzione sul caso politico del giorno (si badi bene: il caso è rappresentato dalle parole di Travaglio, non dalla condivisione del video. Del resto, sono frasi pronunciate in un contesto pubblico, che chiunque avrebbe potuto riprendere), sono particolarmente familiari a Twitter. Può succedere che un contenuto, anche se proposto da un utente con pochi followers, nel sistema dei retweet e delle citazioni con commento, può agevolmente raggiungere i numeri che abbiamo snocciolato in precedenza. Su questo aspetto, infatti, bisogna anche valutare il peso delle condivisioni e degli account-megafono che hanno deciso di dare visibilità al video stesso: ha avuto un ruolo molto importante, sicuramente, la condivisione di Carlo Calenda che ha dato origine, più o meno intorno alla stessa ora, a una serie di retweet con commento di personalità vicine al suo elettorato.
Da Togliatti-Gramsci-Berlinguer a Grillo-Travaglio. La tristissima fine dei post tutto D’Alema e Bersani. Rivendicavano le liberalizzazioni e i rapporti preferenziali con Condoleezza Rice, oggi alfieri di Arcuri e della Cina. Ps Bella platea. https://t.co/0C2FEFEiNK
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) July 26, 2021
Ecco come un account con meno di 200 followers può innescare la polemica politica del giorno, in un mondo in cui i social network sono dominanti e in cui non servono canali ufficiali di comunicazione per andare a “trovare le notizie” o per “dettare l’agenda”.
FOTO – dall’account Twitter ufficiale di Articolo Uno