Ecco perché siamo preda degli incubi
23/08/2013 di Maghdi Abo Abia
Mentalfloss cerca di svelare uno dei misteri più oscuri della vita umana: perché a volte siamo preda degli incubi? Cosa ci porta a svegliarci nel cuore della notte spaventati ed angosciati? E sopratutto come ci si puo’ difendere.
LA FASE REM – Negli anni la scienza ha scoperto che i sogni -e quindi anche gli incubi- si sviluppano nelle fasi Rem, acronimo di “Rapid Eye Movement”, movimento rapido degli occhi. Generalmente gli esseri umani affrontano ogni notte sei cicli diversi di sonno. E gli incubi generalmente accadono nel terzo ciclo, quello più lungo. Gli incubi con il passare degli anni non rappresentano più un problema. Ad esempio negli Usa solo il 5 per cento delle persone lamenta disturbi frequenti del sonno ed angoscia causata dagli incubi, anche se l’85 per cento della popolazione adulta dichiara di vivere di tanto in tanto degli incubi.
COLPA DEL METABOLISMO? – Secondo gli esperti gli incubi sono figli dello stress quotidiano e di alcuni traumi vissuti dagli individui. Ad esempio sono tipici di coloro che soffrono di sindrome da post-evento traumatico. A volte anche chi ha visto un film dell’orrore vive un incubo ma in quest’ultimo caso, probabilmente, la cosa non dovrebbe essere così grave. Anche il cibo ha la sua responsabilità. Mangiare prima di andare a letto accelera il metabolismo ed aumenta la temperatura, stimolando una maggiore attività cerebrale nella fase Rem vivendo quindi sogni più vividi e “reali”. Eppure non sembra esista una reale correlazione tra il cibo di mezzanotte e gli incubi visto che uno studio canadese ha dimostrato che, su 389 soggetti, l’8,5 per cento di loro ha vissuto degli incubi causati direttamente dal cibo.
IL RUOLO DEI CIBI PICCANTI – Gli studioso dell’università della Tasmania, in Australia, hanno condotto un altro studio sul tema. Hanno dato a sei uomini dei piatti “arricchiti” con mostarda e tabacco dimostrando come piccante aumenti la temperatura corporea nel primo ciclo di sonno ed allunga la fase di “appisolamento”. Uno studio pubblicato sul “Journal of the Mind and Body” ha poi aggiunto che non è solo il “piccante” a risvegliare il cervello. Anche il cibo “spazzatura” ha il suo ruolo, al punto che di dieci partecipanti all’esperimento, condotto con gelati e caramelle, hanno avuto degli incubi causati dall’aumento delle onde cerebrali durante la fase Rem.
IL LATO CONTA – Infine anche il lato su cui si dorme ha il suo peso. Uno studio condotto nel 2004 ha dimostrato come chi si addormenta sul lato sinistro del corpo viva molti più incubi di quelli che si “coricano” sul lato destro. Non solo. Secondo un articolo comparso su “Prevention magazine”, se dormite a pancia in giù, premendo lo stomaco, rischiate di vivere sogni ancora più realistici ed emozionali. Tutta colpa della diversa e maggiore attività cerebrale. La pianterete quindi con la crepe pre-nanna del sabato sera? (Photocredit Gettyimages)